Covid, duro scontro tra Villanova (lista Zaia) e Puppato (PD) su Montebelluna. Lui: “non conosce l’Rt”. Lei: “non siamo in Corea del Nord”

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Laura Puppato ex senatrice dem
Laura Puppato ex senatrice dem

“Dall’ex senatrice Puppato arrivano dichiarazioni quantomeno confuse. L’ultima, in ordine di tempo, è quella comparsa su quotidiani on line locali ai quali, riprendendo le dichiarazioni già date in tv, spiega come molti pazienti sarebbero stati trasferiti dall’ospedale di Montebelluna a quello di Conegliano o Vittorio Veneto per ‘consentire di restare in zona gialla’. Forse all’esponente del PD sfugge qualche nozione di geografia, ma vorrei ricordarle che sia Conegliano che Vittorio Veneto, proprio come Montebelluna, sono nella provincia di Treviso. E spostando pazienti da un ospedale all’altro certo non cambia l’indice RT. Questo valzer di letti, quindi, sarebbe stato del tutto inutile, dal momento che l’indice è calcolato su scala regionale. Mi sembra quindi che ormai, pur di criticare, ci si arrampichi davvero sugli specchi”. Così il capogruppo di Zaia Presidente in consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova, risponde in un comunicato alla questione sollevata dall’ex sindaco di Montebelluna ed ex senatrice PD Laura Puppato, questione sollevata anche in una recente conferenza stampa online con il professor Andrea Crisanti e oggetto di un esposto in procura. Il tema è lo stesso portato alla luce dalla recente puntata di Report ciò la gestione della seconda ondata Covid in Veneto a novembre e dicembre.

“Non paghi di essere già stati smentiti dagli ispettori da loro stessi inviati – aggiunge ancora Villanova – i rappresentanti Dem continuano a insistere sulle accuse a una struttura ospedaliera importante come Montebelluna. Se vogliono continuare a farsi sbugiardare dai tecnici, ben venga. Ma non possiamo accettare che si creino falsi allarmi nella cittadinanza. Non si aiuta in questo modo la popolazione: non diffondendo falsità o ansie ingiustificate”.

Come riporta Valentina Calzavara su la Tribuna, i ricoveri Covid acuti il giorno dell’ispezione erano 96 contro i 136 di due settimane prima, unico caso in cui sono calati, ma il direttore dell’Ulss 2 ha dichiarato che nessuno è stato spostato. A stretto giro arriva anche la controrisposta di Puppato a Villanova. “Purtroppo il suo ragionamento non ha fondamento alcuno, giacché la domanda a cui non io ma i magistrati sono chiamati a rispondere è: “nei giorni immediatamente precedenti la visita ispettiva presso l’ospedale di Montebelluna avvenuta il 17 dicembre scorso, sono crollati in quell’ospedale e solo in quello, oggetto appunto di una visita preannunciata, i pazienti ricoverati nei reparti COVID-19. Casualmente sono raddoppiati nella stessa settimana nelle altre 2 sedi ospedaliere COVID della provincia di Treviso. I numeri dei ricoveri, peraltro sono continuati a salire in tutto il Veneto in quel periodo, al punto che il 19 dicembre lo stesso Zaia ha dovuto ammettere che non era più possibile procedere avendo le strutture sature ed ha imposto, 2 giorni prima del decreto nazionale, restrizioni ai cittadini del Veneto per limitare l’espansione del contagio. Quale miracolo e’ dunque accaduto a Montebelluna in controtendenza con tutta la provincia e la stessa Regione Veneto in quei giorni che hanno anticipato un’ispezione? Ma sono anche molte altre le domande cui i magistrati dovranno fornire risposte, tutte contenute in un lungo e corposo esposto di 6 pagine e oltre 100 documenti e testimonianze alleate. Riguardano i test antigenici usati in modo improprio, riguardano la situazione nelle RSA, riguardano i numeri delle terapie intensive. Capisco che Villanova stia facendo a gara con Bacialli di Rete veneta nel tentare di difendere l’indifendibile – prosegue Puppato riferendosi al direttore di Rete Veneta che ha attaccato in un editoriale la trasmissione della Rai Report finendo a sua volta nel mirino del sindacato dei giornalisti – ma chi ci rimette in credibilità è chi si arrampica su specchi troppo scivolosi, anzi letteralmente “cade dalle nubi” facendo a gara con Checco Zalone. Diventando ridicolo agli occhi di chi legge. Dai Villanova, siamo seri – conclude Puppato – trattiamo gli argomenti in modo logico e plausibile, parliamo di migliaia di morti….un po’ di silenzio non guasterebbe. Non siamo ancora nella terra del pensiero unico modello Corea del Nord”.