A più di un anno dal primo lockdown, in piena campagna di vaccinazione di massa ed alle porte della imminente stagione estiva, giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia dell’estensione della misura del coprifuoco sino al 31 luglio. Tale scelta appare inspiegabile (come se il Covid avesse un orario di attivazione notturna) e deludente per le migliaia di persone e di imprenditori che riponevano nell’arrivo della bella stagione la speranza di una possibile ripartenza operativa. Non e’ possibile né credibile annunciare la possibilità di riapertura di molte attività, specie quelle all’aperto, salvo poi prevederne l’obbligo di chiusura alle ore 22.00 in piena stagione estiva, quando in molte zone d’Italia non sarà ancora scesa la notte ed interi settori siano ancora in piena operatività.
Andrebbero adottate misure diverse dalla solita repressione di mobilità ad horas, misure meno afflittive a fronte degli evidenti sintomi di stanchezza ed insofferenza del Paese.
In tale contesto di smarrimento complessivo, Meritocrazia Italia riparte dalle proprie proposte di intervento e di bilanciamento degli interessi in gioco, in più occasioni avanzate e formalizzate in atti e comunicati resi pubblici, suggerendo la possibilità di ripensare all’annunciata estensione del coprifuoco sino al 31 luglio, puntando, invece, su interventi diversi da quelli adottati: – l’implementazione della campagna vaccinale, anche valutando la possibilità di consentire la prenotazione immediata e volontaria a tutti gli operatori del settore turistico/ricettivo/ristorativo e distributivo, che si vedrà impegnato a dover necessariamente sfruttare la chance lavorativa dei prossimi mesi; – l’imposizione, a tutti i gestori del settore turistico/ricettivo/ristorativo e distributivo, dell’adozione di sistemi di tracciamento, di prenotazione obbligatoria e del rispetto dei protocolli di sicurezza adottati a livello nazionale o locale, ove rafforzativi delle misure previste; – l’aumento dei controlli e l’inasprimento della sanzioni per le ipotesi di accertata violazione, bilanciata dall’estensione degli orari di apertura dei servizi sino alla copertura anche delle intere 24 ore; – l’allargamento della proposta del passaporto sanitario o della green card di negatività (per avvenuta vaccinazione, guarigione dal virus, attestazione medica da tampone o test rapido) per consentire l’accesso a strutture e servizi di accesso pubblico”.
Sono solo alcune delle proposte che Meritocrazia Italia avanza da tempo e pone all’attenzione delle autorità e delle forze politiche, per scongiurare il rischio di un impatto devastante su interi comparti produttivi e, forse ancor più, per allontanare il sentore di sentimenti di reazione dura da parte della cittadinanza e/o di perdita della fiducia nella guida del Paese, con possibili conseguenti fenomeni estesi di disubbidienza civile.