Covid e credito alle famiglie: la situazione in Veneto

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In un contesto di progressivo recupero delle richieste di mutui e prestiti da parte delle famiglie dopo lo stallo causato dalla pandemia, Mister Credit – l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – ha presentato l’aggiornamento relativo al I semestre 2021 della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani.
Le rilevazioni relative alla prima metà dell’anno in corso confermano i trend già in atto negli ultimi anni, con il progressivo ma costante ampliamento del numero di consumatori che hanno scelto di ricorrere al credito bancario per finanziare l’investimento sulla casa o per sostenere i propri progetti di spesa e le esigenze familiari.
“La crescente propensione a fare ricorso ad un mutuo o a un prestito si accompagna a una elevata sostenibilità degli oneri finanziari, con un tasso di default attestato ai minimi degli ultimi anni. A questo contribuiscono il costante calo della rata media mensile, dovuto sia a un costo del denaro stabilmente prossimo ai minimi storici, sia alla tendenza delle famiglie ad adottare un atteggiamento prudente, acuitosi durante la pandemia” – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF.

LA MAPPA DEL CREDITO NEL VENETO
Entrando nel dettaglio del Veneto, dallo studio emerge che nel I semestre dell’anno il 43,4% dei cittadini maggiorenni risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, al di sopra della media nazionale (pari al 42,7%).
L’importo medio delle rate rimborsate ogni mese è pari a 359 Euro (contro i 320 Euro rilevati a livello nazionale), dato che colloca la regione al 3° posto assoluto della graduatoria nazionale. Il Veneto invece si colloca al 4° posto del ranking relativamente all’esposizione residua per estinguere i finanziamenti attivi, che risulta pari a 37.008 Euro (contro una media nazionale di 32.264 Euro).
Entrambi questi indicatori sono condizionati da un peso dei mutui più alto della media (pari al 24,6% del totale contro il 21,3% a livello nazionale) cui si accompagnano sovente anche valori di compravendita più alti.
Relativamente alle tipologie di finanziamenti presenti nel portafoglio delle famiglie venete, il 46,9% dei contratti attivi è rappresentato da prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto, moto, articoli di arredamento, elettrodomestici, prodotti di elettronica di consumo, ecc) mentre i prestiti personali spiegano il restante 28,5%.
IL DETTAGLIO PER PROVINCIA
A livello provinciale, Venezia guida la graduatoria regionale relativamente alla percentuale di popolazione maggiorenne con almeno un finanziamento attivo, con il 46% del totale (26^ posizione della graduatoria nazionale), seguita da Treviso, con il 44,7%, e Rovigo, con il 44,5%, da Padova, con il 44,4%, e Verona, con il 43,5%.

VENEZIA
46,0%
TREVISO
44,7%
ROVIGO
44,5%
PADOVA
44,4%
VERONA
43,5%
VICENZA
43,4%
BELLUNO
37,4%
Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Relativamente all’importo delle rate rimborsate ogni mese è Treviso a posizionarsi al vertice della regione, con 385 Euro, al 5° posto assoluto della classifica nazionale. Seguono nell’ordine Venezia, con 369 Euro di media (in 12^ posizione), Padova, con 365 Euro (16^), e Verona, con 359 Euro (20^). Fanalino di coda Belluno con 343 Euro. Tutte le province del Veneto presentano comunque valori superiori alla media nazionale (320 Euro).
TREVISO
€ 385
VENEZIA
€ 369
PADOVA
€ 365
VERONA
€ 359
VICENZA
€ 348
ROVIGO
€ 344
BELLUNO
€ 343
Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Con 42.066 Euro di media i padovani presentano l’esposizione residua più elevata, dato che la colloca all’8° posto assoluto della classifica nazionale. Seguono Venezia, con 40.724 Euro di media (che vale la 13^ posizione del ranking), Verona, con 39.787 Euro, Treviso, con 38.757 Euro. Chiude la classifica Belluno, con soli 29.575 Euro.
PADOVA
€ 42.066
VENEZIA
€ 40.724
VERONA
€ 39.787
TREVISO
€ 38.757
VICENZA
€ 36.954
ROVIGO
€ 31.194
BELLUNO
€ 29.575
Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

L’incidenza dei mutui nel portafoglio delle famiglie vede la provincia di Venezia guidare la classifica con il 27,0% sul totale dei contratti attivi (all’11° posto assoluto). Al di sopra della media regionale si posizionano anche Treviso e Padova, entrambe con il 26,6% (al 13° posto in Italia). Seguono Vicenza, con il 23,8% (33^), Rovigo, con il 23,4% (40^) e Verona, con il 23,3%.
Relativamente ai prestiti personali la graduatoria è capeggiata da Belluno, con una incidenza del 32,1% (12^ posizione a livello nazionale), davanti a Vicenza, con il 29,3%, Verona, con il 29,1%, Rovigo, con il 29,0% mentre Venezia si ferma al 26,5%.
Per quanto riguarda i prestiti finalizzati, infine, le province del Veneto nella quale questa tipologia di finanziamenti risulta maggiormente diffusa sono Rovigo e Verona, entrambe con il 47,6% dei crediti rateali (76^ in Italia), che sopravanzano Padova, con il 47,0%, Vicenza con il 46,9%, Belluno e Venezia, entrambe con il 46,5% e Treviso con il 46,0%.

% mutui
% prestiti personali
% prestiti finalizzati
BELLUNO
21,4%
32,1%
46,5%
PADOVA
26,6%
26,4%
47,0%
ROVIGO
23,4%
29,0%
47,6%
TREVISO
26,6%
27,4%
46,0%
VENEZIA
27,0%
26,5%
46,5%
VERONA
23,3%
29,1%
47,6%
VICENZA
23,8%
29,3%
46,9%
TOT. VENETO
24,6%
28,5%
46,9%
Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

“Nella prima parte dell’anno in corso abbiamo assistito ad una decisa ripresa dei prestiti finalizzati, in particolare relativi all’acquisto di auto, moto ed elettronica, grazie anche all’e-commerce e ai finanziamenti relativi a prodotti informatici, di cui si sono dotate le famiglie per adeguarsi alle maggiori esigenze di digitalizzazione emerse in questa lunga fase condizionata dalla pandemia. Resta invece ancora debole la dinamica dei prestiti di liquidità. Nel complesso le prospettive di recupero dell’attività economica contribuiranno ad allentare le tensioni finanziarie garantendo, al contempo, l’elevata sostenibilità degli impegni assunti dalle famiglie, a maggior ragione considerando che nei prossimi mesi i tassi di interesse si manterranno ancora bassi. Da valutare, però, gli impatti sulla qualità del credito derivanti dal progressivo esaurimento delle misure di sostegno ai redditi e delle moratorie che in questi mesi hanno consentito la sospensione del rimborso delle rate ai soggetti maggiormente esposti all’emergenza Covid” – conclude Beatrice Rubini.