Covid e prime sospensioni sanitari nel Vicentino, Opi: “atto dovuto per legge”

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Federico Pegoraro presidente Opi Vicenza
Federico Pegoraro presidente Opi Vicenza

Sono 21 gli infermieri iscritti all’Ordine delle professioni sanitarie della provincia di Vicenza (Opi), sospesi ieri dall’esercizio della professione in quanto inadempienti all’obbligo di vaccinazione contro il Sars-Cov 2. “Si tratta di un atto dovuto a norma di legge, al quale siamo tenuti come ente sussidiario dello Stato – spiega in una nota il presidente dell’Ordine, Federico Pegoraro (in foto) -. Il Consiglio direttivo, riunitosi in serata, ha preso atto della notifica giunta da parte del Sisp, il servizio di igiene e salute pubblica dell’Ulss 8 Berica, relativa a questi nostri iscritti che non hanno fornito un giustificato motivo alla mancata vaccinazione, come previsto dal Decreto legge n. 44 del primo aprile scorso. In questo caso la sospensione è automatica, in quanto non si tratta di un provvedimento disciplinare verso il quale l’iscritto può fare ricorso all’Ordine”.

In una nota l’Opi di Vicenza, che ha competenza su tutta la provincia – quindi anche in merito alle decisioni che dovesse prendere l’Ulss 7 Pedemontana – ricorda che la sospensione dall’esercizio della professione è valida fino all’assolvimento dell’obbligo vaccinale e comunque non oltre il 31 dicembre di quest’anno. “Mi auguro – conclude Pegoraro – che chi non ha vincoli per motivi di salute, proceda quanto prima alla vaccinazione. Non ce lo impongono solo l’etica professionale e il rispetto verso i pazienti e i cittadini, ma il buon senso, viste e considerate le evidenze scientifiche che, pur in continuo divenire, hanno attestato a livello internazionale l’efficacia della copertura vaccinale, in particolare rispetto ai sintomi più gravi e alla conseguente ospedalizzazione”.