Covid, +Europa e AzioneVeneto su politici vaccinati: “spieghino se ne avevano diritto”

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Vaccino AstraZeneca
Vaccino AstraZeneca

“Il silenzio degli amministratori chiamati in causa alimenta il dubbio nei cittadini inducendoli a sospettare che si possa essere trattato non solo del solito salto di coda di incivile costume ma di un gesto che, nel caso specifico, può perfino mettere a rischio la vita di qualcun altro”. Lo affermano in una nota Anna Lisa Nalin e Corrado Cortese di +Europa e Michela Lorenzato Coordinatrice Regionale e Carlo Fei Responsabile Comunicazione di Azione Veneto, a proposito di alcuni politici locali che, pur non avendo un’età compresa nelle fasce dove si è arrivati finora (90-80-70) ha ricevuto il vaccino anti-Covid. Un caso era per esempio esploso a Cavallino Treporti (Venezia) dove l’opposizione aveva chiesto i nomi degli amministratori e dipendenti comunali vaccinati, ricevendo però il diniego per motivi di privacy della sindaca Nesto. “Dall’inizio dell’ultima ondata, i morti per Covid in Italia sono mediamente 400 al giorno, quasi tutti nella fascia più a rischio. Soprattutto negli ultimi giorni, molti di coloro che sono deceduti si sarebbero potuti salvare nel caso avessero potuto ricevere una dose di vaccino. Ovvio quindi che chiunque ne sottragga una senza averne diritto ha una responsabilità nei confronti di coloro che muoiono perché non ancora vaccinati, pur avendone diritto perché in fascia maggiormente a rischio”.

“Perché dunque non arriva la rassicurazione che gli amministratori che hanno ricevuto il vaccino sono in qualche modo legittimati a riceverlo? Il silenzio nutre quel nocivo senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni che in un momento come questo danneggia la necessaria coesione tra cittadini ed amministratori, indispensabile in questo tempo di profonda incertezza e crisi socio economica che ci ha investito. Azione e +Europa chiedono quindi immediata chiarezza ed una risposta convincente che riporti il rispetto delle istituzioni ai livelli dovuti” prosegue la nota.

“Non intendiamo aderire ad alcuna campagna giustizialista che, prescindendo dalla certezza dei fatti, scagli il proprio livore verso la classe politica “a prescindere”, ma crediamo che sia assolutamente urgente fornire agli elettori ogni spiegazione e dettaglio sulla condotta di chi, impegnato in ruoli istituzionali, ha saltato la coda. Azione e +Europa stanno seguendo molto da vicino questa vicenda e chiedono a tutte le autorità competenti che venga fatta presto luce sui fatti, qualora non giungessero tempestivamente quelle chiare ed inequivocabili risposte che ormai da troppi giorni” conclude la nota i cittadini meritano di ricevere.