“Che ci fosse bisogno della riforma della IPAB non è un mistero; sono infatti quasi vent’anni che la legislazione nazionale ha demandato questo intervento alle regioni e il Veneto è tra le ultime ad adeguarsi. Il punto è che da anni assistiamo a una costante privatizzazione delle IPAB che, per contenere i costi, esternalizzano i servizi al prezzo più basso con conseguente scadimento delle condizioni dei lavoratori e peggioramento del servizio fruito”. Così la Consigliera Regionale di opposizione Elena Ostanel della civica Il Veneto che Vogliamo in una nota commenta la situazione delle case di riposo, che diventa quanto mai urgente in tempi di Covid. Ostanel, ha presentato una interrogazione, sottoscritta anche dalle Consigliere Anna Maria Bigon (PD) e Cristina Guarda(Europa Verde) e dal Consigliere Arturo Lorenzoni (Veneto che vogliamo).
“La situazione è ormai al collasso: infatti, sempre più spesso la stampa riferisce di vertenze e proteste nelle varie strutture. Le più recenti presso l’IPAB “Opere Riunite Buon Pastore” di Venezia, che avrebbe proposto di effettuare le cosiddette “notti passive”, e l’IPAB “Opera Pia Bottoni” nella quale, secondo quanto riferito dal costituendo comitato dei familiari, sarebbe stato soppresso il servizio infermieristico notturno in presenza”. “È evidente – continua Ostanel – che non si possono attendere i tempi di discussione, approvazione ed entrata in vigore della riforma ma bisogna intervenire immediatamente a sostegno dei lavoratori e degli ospiti delle strutture. Per questo motivo, oggi ho depositato una interrogazione, sottoscritta anche dalle Consigliere Anna Maria Bigon e Cristina Guarda e dal Consigliere Arturo Lorenzoni, con la quale chiedo alla Regione di illustrare quali soluzioni urgenti intenda attuare per risolvere la situazione anche in considerazione delle ulteriori difficoltà determinate dalla pandemia da Covid-19”.
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