“Sulla Commissione d’inchiesta sulle Rsa, prima di parlare e insinuare, Zaia farebbe bene a informarsi. Quella Commissione è stata istituita a luglio, praticamente a fine legislatura e con la pausa estiva in mezzo: abbiamo avuto pochissime occasioni per riunirci. E, nonostante la presidenza sia affidata all’opposizione, la maggioranza è comunque di centrodestra: non dica perciò che siamo stati noi ad averla affossata, perché è un insulto ai veneti. Si assuma, una volta tanto, le proprie responsabilità”. Ad andare all’attacco del governatore veneto in un comunicato sono Francesca Zottis, Consigliera del Partito Democratico e Presidente della Commissione d’inchiesta che si era insediata lo scorso luglio a fine legislatura, insieme alla collega e Vicepresidente della Commissione Sanità Anna Maria Bigon, a margine di quanto affermato oggi dal Presidente Luca Zaia durante la conferenza stampa di Marghera.
“Nonostante il poco tempo a disposizione – puntualizzano le due consigliere del PD – non siamo rimasti a guardare: abbiamo studiato e realizzato un questionario sulle case di riposo, con il prezioso aiuto dei tecnici, così da coinvolgere le strutture e depositato gli atti agli enti competenti. Abbiamo poi chiesto di portare in Quinta commissione l’elaborazione dei questionari per avere materiale oggettivo da poter valutare. Ben venga, perciò, la possibilità che quei documenti vengano esaminati dalla nuova Commissione d’inchiesta sulla seconda ondata di Covid che abbiamo proposto oggi, facendosi quindi carico anche del lavoro della precedente, interrotto a causa della fine della legislatura: con noi Zaia trova una porta aperta”.
“Sono mesi che chiediamo trasparenza totale – concludono Zottis e Bigon – magari è la volta buona che veniamo ascoltati. Non nell’interesse nostro o delle forze di opposizione, ma nell’interesse di tutti i veneti”.