In Italia “siamo rimasti indietro con le vaccinazioni rispetto a tanti altri Paesi”, ad esempio “Germania, Spagna e Francia, che stanno andando avanti meglio perché evidentemente fatto la mattina il patto europeo sono tornati il pomeriggio e hanno stretto accordi ulteriori”. Quindi ora è necessario “entrare sul mercato, costi quel che costi citando Mario Draghi, e recuperare i vaccini. Ovviamente vaccini con tutte le certificazioni e le garanzie. Compriamoli anche se ci costano un po’ di più, ci costa molto di più tenere chiuso”. Ad affermarlo in un’intervista all’agenzia Dire è il presidente dell’Ordine dei medici di Venezia e segretario Cimo del Veneto, Giovanni Leoni, che evidentemente condivide e riprende un’idea del governatore del Veneto Luca Zaia cioè appunto quella di acquistare vaccini sul mercato, con la differenza che Lombardia e Veneto erano state criticate in quanto Regioni ricche che volevano comprare vaccini per sé a scapito di chi non può permetterselo, mentre l’idea di Leoni è che sia il governo italiano, a nome di tutte le Regioni, a farlo.
“Allo stato attuale quello che si deve fare è andare sul libero mercato e recuperare vaccini confermati e la nazionalità del vaccino in questa fase, basta che sia approvato da Ema, non deve importare”, continua Leoni, che per quanto riguarda lo stop a Johnson&Johnson e le limitazioni ad Astrazeneca auspica anche che si “valutino i casi di tromboembolismo per quello che sono come incidenza”, e che quindi “si facciano le verifiche necessarie e si riparta velocemente a vaccinare”.