Covid, PD Veneto: “Lega smantella sistema territoriale e poi incolpa centrosinistra e Roma di carenza medici di base”

139
Il gruppo Pd in regione Veneto
Il gruppo Pd in regione Veneto

“Adesso, dopo aver smontato il sistema territoriale, la Lega si accorge della carenza dei medici di medicina generale e dà la colpa ai governi di centrosinistra. Siamo abituati ormai agli scaricabarile per cui la colpa è sempre di Roma, soprattutto se a governare è qualcun altro”. I Consiglieri regionali del Partito Democratico Veneto commentano così la mozione depositata da alcuni colleghi della lista Zaia presidente che pone l’attenzione proprio sulla carenza dei medici di base, e aggiungono: “Eppure ricordiamo le affermazioni dell’allora sottosegretario Giorgetti sui medici di famiglia nell’agosto del 2019: ‘Un mondo finito, nessuno ci va più’, tagliando corto sulla perdita di 45mila professionisti nei successivi cinque anni. Ora, per i Consiglieri regionali, sono diventati ‘una risorsa indispensabile’. Su questo siamo d’accordo: bene, inizino a rivolgersi alla Giunta per chiedere maggiori risorse. L’autonomia non può essere la scusa dietro cui nascondersi per giustificare i buchi di programmazione e la mancata valorizzazione del territorio”.

“Da anni – ricordano in conclusione i Consiglieri dem – e ci sono numerose interrogazioni e atti a confermarlo, chiediamo alla Regione l’aumento delle borse di studio, arrivato solo recentemente, così come uno sforzo per sostenere i medici che operano nelle aree periferiche e rurali. Visto che la Regione non risponde, i Consiglieri leghisti fanno finta di niente e scelgono la soluzione più semplice e comoda; spostare l’attenzione sul governo. Sarebbe meglio, invece, fare il percorso opposto: partire dal Veneto e fare qualcosa di concreto per poi chiedere a Roma, anziché cercare sempre responsabilità altrui”.