“Con la cultura non si mangia”, disse un celebre ministro dell’Economia a margine di enormi tagli al mondo dell’Università, dell’Istruzione e della Ricerca, circa 10 anni fa, alla vigilia di una crisi economica di portata mondiale, anche se per l’allora premier e leader del suo partito, “la crisi era psicologica e i ristoranti erano pieni”. Ma d’altra parte si è sempre detto che la cultura è cibo per la mente. E allora forse deriva da qui l’idea del capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale del Veneto Giacomo Possamai di considerare le biblioteche alla stregua di ristoranti e pizzerie, permettendo il take-away dei libri.
“La Regione preveda la possibilità del take-away all’interno delle biblioteche pubbliche, sulla scorta di quanto previsto dalle 18 in poi per i ristoranti e i locali pubblici. All’interno delle zone gialle come il Veneto, le biblioteche, così come i musei, secondo l’ultimo DPCM devono restare chiusi, ma è importante garantire il diritto alla lettura a tutti i cittadini, tanto più in un momento di straordinaria difficoltà come quello che stiamo vivendo – sostiene Possamai in una nota -. La Regione Veneto potrebbe quindi prevedere con ordinanza solo l’attività di prestito e restituzione dei libri, senza prevedere l’ingresso all’interno dei locali da parte dei cittadini, prevedendo dei punti di consegna e di ritiro all’ingresso dei locali. La Regione Toscana si è già attivata nei giorni scorsi in questa direzione: moltissime biblioteche hanno già potuto attivare la consegna dei libri sulla soglia della biblioteca o addirittura con la consegna a domicilio. La cultura non è un superfluo, è un aspetto fondamentale della nostra vita. Tanto più perché la convivenza con il virus probabilmente ci accompagnerà ancora per molti mesi, per cui dobbiamo trovare strumenti e modalità per non impoverire in maniera definitiva le nostre realtà culturali e per non ‘disabituarci’ – conclude Possamai – a considerare la lettura centrale per la formazione e la crescita di ciascuno di noi”.
L’articolo Covid, Possamai (PD): “take-away anche per biblioteche” proviene da Parlaveneto.
