Covid, sottosegretario Costa: “ritardo piano pandemico non imputabile a ministro Speranza”

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ministro Speranza in aula riferisce sul Covid
ministro Speranza in aula riferisce sul Covid

“Sono in corso indagini da parte della magistratura. Gli uffici del ministero della Salute, in particolare gli uffici di diretta collaborazione del ministro, sono sempre stati e sono tuttora a disposizione dei magistrati della procura di Bergamo. Il piano pandemico influenzale è stato adottato nel 2006 dopo aver consultato la Conferenza Stato-Regioni. Con riguardo ai tempi del suo aggiornamento, il ministro Speranza nella giornata del 28 aprile nell’aula del Senato ha già chiarito che il mancato aggiornamento del piano secondo le linee guida dell’Oms si è protratto per circa 180 mesi durante i quali si sono alternati ben sette Governi, con diverse maggioranze parlamentari. Ne discende con ogni evidenza che il ritardo non può essere riconducibile all’attività dell’attuale Governo né a quella del Governo precedente. Il ministro Speranza, insediatosi come noto nel mese di settembre 2019, ha dato impulso all’adozione del nuovo piano attraverso un’articolata istruttoria”. Così la risposta resa dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa in aula alla Camera a un’interpellanza a prima firma di Francesco Sapia (Misto/L’Alterntativa c’è) su “Chiarimenti e iniziative in ordine alla vicenda del mancato aggiornamento del Piano pandemico nazionale e al ritiro del dossier redatto da ricercatori dell’Oms, anche con riferimento al presidente dell’Istituto superiore di sanità”.

Fonte Public Policy