Covid, Turetta (CUB Veneto): “da Galan a Zaia scellerate politiche sanitarie hanno messo in ginocchio il sistema”

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Maria Teresa Turetta Cub Vicenza Veneto e segretario nazionale pubblico impiego)
Maria Teresa Turetta (Cub Vicenza e segretario nazionale pubblico impiego)

Maria Teresa Turetta segreteria regionale CUB Veneto, questa mattina era davanti all’ospedale San Bortolo di Vicenza dove ha manifestato il disagio del personale sanitario. Il suo è un duro attacco al presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “non fornisce dati reali sulla diffusione del virus: il sistema sanitario del Veneto è al collasso – afferma -. La seconda ondata di contagi in autunno era già scritta ma non si è fatto nulla per prevenirla. Interi reparti sono stati chiusi per elevato tasso di contagi tra infermieri, medici e Oss all’Ospedale di Valdagno.

“Sono stati chiusi importanti reparti come la lungodegenza di Lonigo con trasferimenti illegittimi di personale sanitario nelle case di riposo di Montebello Vicentino e di Montecchio Maggiore dove si sono registrati focolai tra gli operatori. Il personale è allo stremo. Se il Covid-19 ha fatto così male ai veneti, se ha messo in croce gli operatori sanitari è in buona parte colpa delle scellerate politiche sanitarie che il centrodestra, con la complicità silenziosa delle opposizioni, ha messo in campo dall’era di Giancarlo Galan in poi. Dov’è Luca Zaia quando si tratta di dire la verità sullo scempio provocato sui conti pubblici da quella porcheria che è il project financing con cui sono stati realizzati ospedali come l’Angelo a Mestre o il nosocomio di Santorso? Quanti medici, quanti infermieri, quanto personale si sarebbe potuto formare e assumere senza quello scempio iniziato sotto l’era Galan e proseguito durante l’era Zaia che per inciso dura dal 2010? Dove era Luca Zaia quando quattromila persone hanno marciato a Schio per protestare contro una sanità dell’Alto vicentino vampirizzata da quella bassanese, comprensorio da cui provengono le due donne forti della giunta tali Manuela Lanzarin (assessore alla salute) e Elena Donazzan, assessore alla formazione?”.

“Dove era Luca Zaia quando il direttore generale della sanità veneta, il vicentino Domenico Mantoan, oggi finito a capo di Agenas e dell’Agenzia nazionale del farmaco con la complicità del governo e della Conferenza stato regioni, dal basso della sua statura scientifica si permetteva di stoppare la campagna per i tamponi erga omnes voluta dal professor Andrea Crisanti che si è rivelata vincente per il caso di Vo’ Euganeo? Cosa ci dice Zaia sui mille scandali che hanno ammorbato la sanità veneta come quello delle prestazioni intra moenia a Padova, l’affaire Montisci a Padova, il caso Stroke-Ellero a Vicenza e tanti altri? Dov’era Luca Zaia quando l’autorità anticorruzione scoperchiava la pignatta maleodorante dell’affaire Serenissima ristorazione, una patata bollente da 110 milioni di euro che è deflagrata ancora una volta in questi giorni?”

“Come mai Luca Zaia non spiega il perché sia saltato il tracciamento dei contagi quando questi ultimi in estate erano sotto controllo? – insiste ancora Turetta -. Quali siderali incompetenze, quali inconfessabili interessi si sono dovuti coprire in danno dei cittadini e dei lavoratori del settore sanitario in questi mesi in cui l’opacità regna sovrana?”.