Un anno fa, proprio in questi giorni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dichiarava l’epidemia di Covid-19 pandemia globale. Cosa è stato fatto; cosa, strategicamente, poteva essere fatto diversamente e come dovrà o potrà essere affrontato il prossimo futuro sono gli interrogativi su cui si sono confrontati sul palco offerto da Meritocrazia Italia, il Sen. Prof. Lucio Romano (presidente della Comunità Solidale Aversa), il Dott. Claudio Carallo (medico internista presso Azienda Ospedaliera Universitaria Catanzaro), il dott. Prof. Vincenzo Montesarchio (Direttore UOC Azienda Ospedaliera), il dott. Edoardo Bianchi (Vice Presidente Nazionale ANCE), nonché la Responsabile Nazionale dei Dipartimenti di Meritocrazia Italia, Alessia Fachechi. Moderati dai giornalisti Attilio Romita e Giuliano Giubilei. Le consuete conclusioni sono state affidate al Presidente Nazionale, Walter Mauriello.
La tavola rotonda online ha approfondito temi di grande attualità, da angolazioni suggestive, quanto concrete, sviscerando dubbi che quotidianamente coinvolgono i cittadini. Tutti preoccupati per la propria salute, ed in molti disarmati dalle gravissime difficoltà economiche che la pandemia ha portato con sè, amplificando sofferenze già presenti ante COVID 19, soprattutto per commercianti, professionisti, lavoratori autonomi, giovani e donne.
Tutti i relatori hanno iniziato il confronto con una riflessione sul drammatico bilancio di quest’ultimo anno, che ha portato con se oltre 100 mila vittime. Il filo conduttore degli interventi si è incentrato sulla necessità di intervenire con incisività sul sistema sanitario, centralizzandolo a livello nazionale e rendendolo più coeso a logiche di merito che di interesse politico. Unanimemente i relatori hanno, poi, indicato l’esigenza di un cambio di paradigma, guidato da programmazione e strategia, per poi analizzare la necessità ed i riflessi del nuovo lockdown disposto da Draghi. Non è mancato evidenziare gli errori commessi nell’anno decorso: dalla disorganizzazione durante il periodo estivo alla carenza di progettualità, soprattutto in ambito scolastico e dei trasporti. Per non tralasciare le discrepanze organizzative tra Governo e Regioni ed il grave ritardo che in ambito sanitario si sta accumulando nella diagnosi di altre malattie, che verà pagato a caro prezzo.
Concordemente sentito, in questo delicato momento, il bisogno di diffusione di maggior fiducia, nella scienza e nelle istituzioni.
La sintesi armonica dell’incontro web nelle conclusioni di Walter Mauriello: “Purtroppo la burocrazia nel settore pubblico ed i tagli che sono stati fatti nel corso degli anni hanno determinato una frattura, che il COVID sembra aver reso insanabile. In realtà, non tutto è perduto. Possiamo ancora costruire molto e ricostruire ciò che si perso, tramite la verità. Non possiamo arrenderci. È in gioco la sopravvivenza del nostro Paese e dell’umanità intera. Le capacità non mancano, ma è necessario che si riacquisti fiducia e si inizi a lottare con indignazione per raggiungere l’equità sociale. Meritocrazia Italia metterà sempre al primo posto questo obiettivo”.