Premessa generale. Pubblichiamo di seguito i rapporti aggiornati sull’andamento delle vaccinazioni e su quello di casi e ricoveri per Covid in Veneto per la settimana dall’1 al 7 dicembre (qui tutte le precedenti analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, qui quelle specifiche sull’Italia, qui le rilevazioni integrali di Azienda Zero per il Veneto, qui quelle sul Lazio, qui quelle su Latina e Frosinone sempre col coordinamento del nostro analista, in fondo alla home page di ViPiu.it dati in tempo reale di province e regioni italiane oltre che di singoli paesi del mondo, ndr).
Il monitoraggio, nella settimana 1-7 dicembre, rileva un ulteriore aumento dei nuovi casi (+30,6%) e degli ospedalizzati (+38,2%): +40,4% di pazienti ricoverati in area medica, +26,5% in terapia intensiva. I posti letto occupati in area medica sono l’11,75%, in terapia intensiva il 12,4%. Incidenza da 286 a 373 e tasso di positività da 2,1% a 2,8%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino l’87,9% degli over 12 e il 92,1% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in salita da 7 settimane: 18.093 i contagi segnalati (+30,6%).
Cresce il numero degli attualmente positivi da 30.849 a 40.648 (+31,8%). Dal picco del 28 marzo si è passati da 39.649 a 40.648 (+2,5%).
Il 98% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 39.819), l’1,7% ricoverato con sintomi (n. 705), lo 0,3% in terapia intensiva (n. 124).
Si registrano 229 ospedalizzati in più (+203 i ricoverati con sintomi, +26 in terapia intensiva). In dettaglio, dal picco del 7 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 1.720 a 705 (-59%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco dell’8 aprile, da 305 a 124 (-59,3%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 37.806 a 39.819 (+5,3%).
I guariti settimanali sono 8.243 su un totale di 482.589 da inizio pandemia.
I decessi passano da 45 a 51 (+13,3%), come si vede dal grafico sono in continua crescita.
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 855 a 18.093 (+30,6%);
- casi attualmente positivi: da 30.849 a 40.648 (+31,8%);
- persone in isolamento domiciliare: da 30.249 a 39.819 (+31,6%);
- decessi: da 45 a 51 (+13,3%);
- ospedalizzati: da 600 a 829 (+38,2%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 98 a 124 (+26,5%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 502 a 705 (+40,4%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 286 a 373. I posti letto occupati in area medica sono l’11,75% (705 su 6.000), in terapia intensiva il 12,4% (124 su 1.000).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 671.507 a 650.825 (-3,1%), in media 92.975 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Veneto il tasso di positività, calcolato sui tamponi, aumenta da 2,1% a 2,8%.
L’aumento dei casi settimanali da 13.855 a 18.093 (+30,6%), nonostante la riduzione dell’attività di testing (-3,1% di tamponi), dimostra la crescita della circolazione del virus infatti il tasso di positività passa da 2,1% a 2,8%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati provvisori dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 4.373.002.
Al 7 dicembre (aggiornamento ore 07:35) il 3,1% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 133.823), l’84,8% ha completato il ciclo vaccinale (n. 3.708.454), il 12,1% non ha ricevuto alcuna dose (n. 530.725), l’87,9% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.842.277).
Gli over 50 che hanno completato il ciclo vaccinale sono 2.054.423 su 2.272.314 (90,4%), 2.092.817 hanno ricevuto almeno una dose (92,1%), 38.394 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,7%), 179.497 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (7,9%).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Sono 740.750 le persone che hanno ricevuto la terza dose.