Premessa generale. Pubblichiamo di seguito i rapporti aggiornati sull’andamento delle vaccinazioni e su quello di casi e ricoveri per Covid in Veneto per la settimana dal 17 al 23 novembre (qui tutte le precedenti analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, qui quelle specifiche sull’Italia, qui le rilevazioni integrali di Azienda Zero per il Veneto, qui quelle sul Lazio, qui quelle su Latina e Frosinone sempre col coordinamento del nostro analista, in fondo alla home page di ViPiu.it dati in tempo reale di province e regioni italiane oltre che di singoli paesi del mondo, ndr).
Il monitoraggio, nella settimana 17-23 novembre, rileva un ulteriore aumento dei nuovi casi (+42,4%) e degli ospedalizzati (+28%): +29,9% di pazienti ricoverati in area medica, +19% in terapia intensiva. I posti letto occupati in area medica sono il 6,1%, in terapia intensiva il 6,9%. Incidenza da 145 a 206 e tasso di positività da 1,2% a 1,6%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino l’87% degli over 12 e il 91,7% degli over 50.
Il trend dei nuovi casi è in salita da 5 settimane: 10.012 i contagi segnalati (+42,4%).
Cresce il numero degli attualmente positivi da 16.945 a 22.652 (+33,7%). Dal picco del 28 marzo si è passati da 39.649 a 22.652 (-42,9%).
Il 98,1% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 22.218), l’1,6% ricoverato con sintomi (n. 365), lo 0,3% in terapia intensiva (n. 69).
Si registrano 95 ospedalizzati in più (+84 i ricoverati con sintomi, +11 in terapia intensiva). In dettaglio, dal picco del 7 aprile, i posti letto occupati in area medica sono scesi da 1.720 a 365 (-78,8%), mentre quelli in terapia intensiva, dal picco dell’8 aprile, da 305 a 69 (-77,4%). Le persone in isolamento domiciliare, dal picco del 28 marzo, sono calate da 37.806 a 22.218 (-41,2%).
I guariti settimanali sono 4.268 su un totale di 468.733 da inizio pandemia.
I decessi passano da 25 a 37 (+48%).
In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 030 a 10.012 (+42,4%);
- casi attualmente positivi: da 16.945 a 22.652 (+33,7%);
- persone in isolamento domiciliare: da 16.606 a 22.218 (+33,8%);
- decessi: da 25 a 37 (+48%);
- ospedalizzati: da 339 a 434 (+28%);
- ricoveri in terapia intensiva: da 58 a 69 (+19%);
- pazienti ricoverati con sintomi: da 281 a 365 (+29,9%).
Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti sale da 145 a 206. I posti letto occupati in area medica sono il 6,1% (365 su 6.000), in terapia intensiva il 6,9% (69 su 1.000).
Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%. Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.
Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 605.125 a 633.056 (+4,6%), in media 90.437 al giorno.
Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
In Veneto il tasso di positività, calcolato sui tamponi, aumenta da 1,2% a 1,6%.
L’aumento dei casi settimanali da 7.030 a 10.012 (+42,4%) dipende solo in minima parte dall’incremento dell’attività di testing (+4,6% di tamponi) e principalmente dalla crescita della circolazione del virus infatti il tasso di positività passa da 1,2% a 1,6%.
Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati provvisori dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 4.373.002.
Al 23 novembre (aggiornamento ore 14:30) il 2,7% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 117.292), l’84,3% ha completato il ciclo vaccinale (n. 3.686.673), il 13% non ha ricevuto alcuna dose (n. 569.037), l’87% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 3.803.965).
Gli over 50 che hanno completato il ciclo vaccinale sono 2.048.003 su 2.272.314 (90,1%), 2.083.981 hanno ricevuto almeno una dose (91,7%), 35.978 sono in attesa della 2ᵃ dose (1,6%), 188.333 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (8,3%).
Vediamo in dettaglio la percentuale di vaccinati per fasce di età.
Coperture vaccinali per fasce di età in Veneto