Covid, Veneto come il Texas? Venetisti contrari a obbligo vaccinale chiedono incontro con Draghi

298
Veneto Serenissimo Governo
Veneto Serenissimo Governo

Il movimento indipendentista Veneto Serenissimo Governo prende spunto dall’azione di governo di Greg Abbott, governatore del Texas, per criticare il passaporto sanitario Covid, che potrebbe essere adottato anche dal governo italiano, con la differenza che gli Stati Uniti sono una repubblica federale e quindi i governatori possono fare leggi diverse da quelle nazionali. In Italia due Regioni, Emila Romagna e Veneto, quest’ultimo con un referendum e con molte più materie di competenza, hanno chiesto l’autonomia al governo centrale. Ma la riforma è in stallo dal 2017. Abbott nelle sue comunicazioni esalta la velocità con cui il Texas sta procedendo nella campagna vaccinale anti-Covid, ma allo stesso tempo è contrario al passaporto vaccinale.

“A fronte della crisi politica, economica, sanitaria, i poteri forti di Bruxelles e quelli meno forti di Roma non hanno trovato niente di meglio che commissariare le istituzioni, nominando la triade professore Mario Draghi direttore dell’esecutivo, generale Francesco Paolo Figliuolo alla sanità, Luciana Lamorgese all’ordine interno, eletti da nessuno” afferma Veneto Serenissimo Governo in un comunicato. “Questo sta a dimostrare la distanza chilometrica tra la democrazia e chi vuole ridurre la penisola a un puro strumento di sfruttamento. Quando si tratta di salvare la libertà e la salute delle nostre genti è un diritto/dovere fare tutto quanto è possibile e impossibile, anche se si dovesse rischiare di pagare pesanti conseguenze: i serenissimi del Veneto Serenissimo Governo non hanno esitato un istante, nel difendere il diritto del Veneto all’indipendenza, ad affrontare decine di anni di carcere, dando un segno significativo con la liberazione di Piazza San Marco, nel glorioso e indimenticato maggio 1997”.

“In questo contesto si sta giocando il nostro futuro, sia quello politico (autodeterminazione) che sanitario (arresti domiciliari causa Covid 19). Sta a Roma scegliere un tavolo per una ragionevole e pacifica discussione nel merito, onde evitare conseguenze difficilmente controllabili. Il Veneto Serenissimo Governo ha già chiesto un incontro con il presidente del consiglio, non abbiamo ancora ricevuto risposta; il governo di Roma si ricordi di Gustav Husak, di Marian Calfa, di Vaclav Havel e di quanto è accaduto a Praga nel dicembre 1989” conclude la nota con un ardito paragone tra la cosiddetta rivoluzione di velluto in cui si dissolse lo stato comunista cecoslovacco e la situazione del Veneto. Il tema dell’autodeterminazione è del resto riemerso anche in tempi recenti nel corso di un processo svoltosi a Vicenza e conclusosi con diverse condanne in primo grado per dei venetisti accusati di istigare all’evasione fiscale (cfr. Processo a esponenti C.L.N. Veneto, condanne pesanti: “sentenza vìola diritto internazionale, ci appelleremo all’Aia”).