Sintesi Italia e dati Covid Veneto al 22 ottobre: 381 casi (-14,6%) su 1 su 80.942 tamponi. 82,2% over 12 vaccinato con almeno 1 dose

In Veneto 13.944 tamponi molecolari e 66.998 antigenici. 292 guariti, un decesso. I posti letto occupati in area medica sono il 2,75%, in terapia intensiva il 2,6%.

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Covid Veneto + Italia
Covid Veneto + Italia

Pubblichiamo di seguito i rapporti aggiornati sull’andamento delle vaccinazioni e su quello di casi e ricoveri per Covid in Veneto (primo lancio ore 14, aggiornamento in fondo ore 23 con sintesi andamento Italia, qui tutte le precedenti analisi di Luca Fusaro su ViPiu.it, qui le rilevazioni integrali di Azienda Zero, in fondo alla home page di ViPiu.it dati in tempo reale di province e regioni italiane oltre che di singoli paesi del mondo, ndr).

Report Covid Veneto del 22-10-2021 ore 8 pagina 1
Report Covid Veneto del 22-10-2021 ore 8 pagina 1
Report Covid Veneto del 22-10-2021 ore 8 pagina 2
Report Covid Veneto del 22-10-2021 ore 8 pagina 2

MONITORAGGIO CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI-COVID19 ultimo aggiornamento 20/10/2021 ore 23.59 pagina 1

MONITORAGGIO CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI-COVID19 ultimo aggiornamento 20/10/2021 ore 23.59 pagina 2
MONITORAGGIO CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI-COVID19 ultimo aggiornamento 20/10/2021 ore 23.59 pagina 2
MONITORAGGIO CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI-COVID19 ultimo aggiornamento 20/10/2021 ore 23.59 pagina 3
MONITORAGGIO CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI-COVID19 ultimo aggiornamento 20/10/2021 ore 23.59 pagina 3

(Fonte Adnkronos) Coronavirus oggi in Italia, in una settimana indice Rt nazionale in leggero aumento a 0.86 mentre si registra anche una lieve risalita dell’incidenza con 34 casi per 100mila abitanti.

Questi i dati contenuti nella nota dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i principali dati dell’ultimo monitoraggio della Cabina di regia. In lieve diminuzione, invece, il tasso di occupazione delle terapie intensive. Quattro le regioni classificate a rischio moderato.

RT IN LEGGERO AUMENTO: E’ A 0.86

L’Rt nazionale è a 0.86 “al di sotto della soglia epidemica e in leggero aumento rispetto alla settimana precedente” (0.85). E’ quanto emerge dalla nota dell’Iss. “Aumenta lievemente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero”, precisa l’Iss.

INCIDENZA IN RISALITA

“L’incidenza settimanale a livello nazionale è in lieve risalita: 34 per 100mila abitanti (15 –21 ottobre) contro 29 per 100mila abitanti (8-14 ottobre), dati flusso Ministero Salute. L’incidenza si trova al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”, sottolinea l’Iss.

TERAPIE INTENSIVE, OCCUPAZIONE IN LIEVE DIMINUZIONE

“Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 3,7% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 4,2%”, evidenzia ancora la nota.

QUATTRO REGIONI A RISCHIO MODERATO

Sono 4 le Regioni e province autonome che “risultano classificate a rischio moderato: Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte. Le restanti risultano classificate a rischio basso. Una Regione riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”.

LIEVE DIMINUZIONE CASI DA TRACCIAMENTO

“La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione (33% contro 34% la scorsa settimana). In aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (4.759 contro 4.551 della settimana precedente). È in leggero aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% contro 47%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (19% contro 19%)”.

“SERVE TRACCIAMENTO CAPILLARE E RISPETTO MISURE”

“È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”, riporta ancora l’Iss.

Secondo gli esperti “una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria, in particolare nelle categorie a rischio, anche attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”.