Oggi 28 ottobre i rappresentanti delle categorie colpite dalla chiusura anticipata e sospensione di diversi esercizi commerciali e luoghi di aggregazione sportiva e culturale sono tornati in piazza dei Signori a Vicenza per manifestare contro il Dpcm del governo Conte. Nonostante gli organizzatori abbiano chiesto di non far parlare i politici, ma solo i manifestanti, c’era anche Joe Formaggio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Lunedì invece c’erano Elena Donazzan, Silvio Giovine, Francesco Rucco e Nicolò Naclerio. “Sono qui innanzitutto come ristoratore – ha detto Formaggio, non alla folla ma ai microfoni – e ho già detto alla mia famiglia che novembre sarà un mese durissimo. Ma poi anche come consigliere regionale penso sia giusto portare la mia vicinanza a queste categorie. Questo penso sia il peggior governo della storia, quindi non mi aspetto modifiche al Dpcm” ha aggiunto.
“Non si può pensare di chiudendo alle 18 e lasciare invece aperto a mezzogiorno” ha detto ancora Formaggio. “O chiudi tutto o se no è una presa per il culo. Qui non siamo a Napoli, non ci sono disordini”. La manifestazione di oggi è iniziata con un minuto di silenzio “per i commercianti in crisi che non ce l’hanno fatta” (un caso di suicidio a Ragusa e uno a Lodi) e con la contestazione di una donna che urlava “3 anni fa abbiamo votato per l’autonomia, questa non è democrazia, siete servi dello Stato, siamo in dittatura”. Uno dei commercianti presenti ha invece chiesto ai rappresentanti di usare come forma di protesta lo sciopero fiscale, ricevendo però risposta negativa. Anche se si ribadisce come sia una iniziativa a-politica, il volantino circolato oggi con cui si annunciava l’incontro recava una palese citazione di uno slogan fascista e neofascista, dove “boia chi molla” diventa “mona chi molla”. Il prossimo appuntamento è sabato 31 alle 17 sempre in piazza dei Signori.
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