Il presidente del Veneto Luca Zaia ha presentato oggi 12 novembre la sua nuova ordinanza premettendo, prima di illustrarla, una ramanzina ai Veneti: “se vi foste comportati bene l’ordinanza non serviva, inutile chiamare eroi i medici e poi fare assembramenti”.
“L’ordinanza è condivisa tra me Bonaccini (Emilia) e Fedriga (Friuli) avrà l’intesa del ministro Speranza e ci sarà l’interlocuzione con il premier Conte – ha detto Zaia – e spero che ci saranno aiuti economici”.
L’ordinanza è valida dal 13 novembre per due settimane e verrebbe sorpassata dal governo in caso di lockdown totale o di passaggio alla zona arancione. Passaggio che questa ulteriore stretta dovrebbe proprio evitare. Anche in auto e in casa, se si è in presenza di non conviventi, va portata la mascherina. Le passeggiate e l’attività sportiva sono possibili nelle aree verdi, nei parchi, nelle aree periferiche, nelle piste ciclabili e non al mare, in montagna, al lago, per evitare l’assembramento dei fine settimana. “Non si va a far la vasca in centro” ha detto Zaia. E nemmeno a Jesolo o ad Asiago.
Nei supermercati e nei negozi non si può entrare con tutta la famiglia, solo un componente del nucleo familiare per volta. Sospesi anche i mercati all’aperto a meno che i sindaci non prevedano le misure già note per evitare assembramenti.
È fortemente raccomandato che gli over 65 vadano a fare la spesa al mattino dalle 8 alle 10 e che chi gestisce i supermercati favorisca ciò. Sospese lezioni di canto e musica e ginnastica nelle scuole. Dalle 15 alle 18 si può bere al bar solo stando seduti. “Chi va a bere alle 14 per fare assembramento mi fa pena” ha commentato Zaia. Cibo d’asporto solo a casa e non nei parchi. “Bar e ristoranti restano aperti” ha detto Zaia. “l’unico impegno che chiedo è non andare in mezzo alla confusione”.
I centri commerciali sono chiusi al sabato e alla domenica. Alla domenica chiusi tutti i negozi tranne gli alimentari.
Trasporti pubblici: gli orari subiranno variazioni.