Avete dialogato per tutto il 2020 col governo Conte, che adesso sembra vacillare. In caso di crisi, quale scenario si prefigura?
“Nella fase d’emergenza abbiamo tenuto una linea di leale collaborazione, era importante farlo. Ma il Paese ha bisogno di stabilità e di un governo legittimato dal popolo. Oggi si sta verificando quel che scriveva nel Contratto sociale Rousseau: il popolo ti delega ma quando non lo rappresenti più ti toglie la delega. Vedo troppe turbolenze in volo”.
Le elezioni sono la soluzione, nonostante l’emergenza e la vaccinazione in corso?
“Se c’è la crisi vuol dire che non c’è più una maggioranza. La campagna vaccinale non è un problema, va avanti. Ritengo fondamentale la stabilità e quella la si ha solo con il voto. L’altra priorità sono i 209 miliardi del Recovery fund. È singolare che le Regioni siano delle comparse: io come altri governatori non siamo stati coinvolti. Ho presentato un piano da 23 miliardi e non so che fine farà”.
Che futuro vede per la Lega?
“Ha futuro finché investirà sull’identità, che per noi si chiama autonomia. Ma ora siamo in piena emergenza Covid. Ne riparleremo in seguito”.
Intervista di Carmelo Lopapa su Repubblica