Ciao direttore, ti giro la mail di Teresa La Neve (a cui abbiamo dedicato “Marlane Marzotto. Un silenzio soffocante” come figlia “simbolo” di una delle vittime di quella tragedia ignorata). Mi sembra una bella testimonianza di una bella persona. Cose che fanno piacere e che valgono molto più di qualsiasi cosa. Giorgio Langella
Caro Giorgio ho letto con enorme commozione la difesa di Coviello: l’umiltà delle sue parole e la profonda comunicazione che ha avuto in aula (di cui all’articolo “Coviello rifiuta la difesa all’ennesimo processo intentato contro VicenzaPiù: “urge la legge contro le liti temerarie”, ndr) ) confermano il mio pensiero e la stima che ho per una persona che conosco tramite solo quello che scrive. Condivido in pieno anche le tue considerazioni, ogni parola scritta da te.
Viviamo in un mondo dove la forma è più importante della sostanza. Dove chi dice la verità è visto come un appestato, dove la ricerca della verità non interessa a nessuno. Basta vedere il successo di Salvini, le tante moltiplici fake news che dilagano e si spargono a macchia di olio. Nessuno che cerca di capire se sia la verità. Noi siamo diversi da tutti loro, noi crediamo in valori diversi e per gli stessi combattiamo.
Al caro Coviello da parte mia puoi dirgli che sono fiera di sapere che esistono ancora Uomini di un certo spessore, che hanno la schiena diritta e che non si piegano alla prepotenza dei forti e dei ricchi. Che la sua ricchezza umana è superiore a qualsiasi altra ricchezza materiale. Comunque andrà lui ne uscirà vittorioso ai nostri occhi e a chi sa leggere la verità in tutti i suoi articoli, in ogni sua parola!
Un abbraccio
Teresa La Neve
