Crac Veneto Banca, problemi al server per filone inchiesta su associazione a delinquere e truffa: interrogazione Zanettin (FI) a ministro Cartabia

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Pierantonio Zanettin interviene alla Camera fra altri deputati di Forza Italia
Pierantonio Zanettin interviene alla Camera fra altri deputati di Forza Italia

Il processo penale sul crac di Veneto Banca rischia di andare in prescrizione prima ancora del rinvio a giudizio degli 8 imputati (di cui 4 dovrebbero essere archiviati e altrettanti rinviati a giudizio), tra cui l’ex ad Vincenzo Consoli, unico imputato nell’altro filone il cui processo è iniziato lo scorso maggio con la deposizione dei testi, dopo le questioni preliminari, e riprenderà a breve dopo la pausa estiva. Al momento è impossibile chiudere le indagini e notificare gli atti del filone d’inchiesta sulle presunte truffe nella vendita di azioni a circa 3 mila risparmiatori di Veneto Banca, con annessa accusa di associazione a delinquere, perché non si riesce a caricare il relativo fascicolo sul server di Padova, da cui attingono tutte le procure venete. Dopo la denuncia del pm De Bortoli e dopo tre mesi di tentato caricamento della versione digitale del fascicolo, si è mosso anche il deputato vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin che ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Marta Cartabia, per sapere “quali iniziative urgenti intenda porre in essere per potenziare il server utilizzato dai tribunali veneti e consentire così che questo importante procedimento penale possa seguire regolarmente il suo corso”. “È scandaloso che un processo così importante non si svolga per problemi di server di tutto il Veneto – ci spiega Zanettin – puntiamo sul processo telematico per risparmi di spese, ma è amaro constatare che non serve l’impegno del legislatore. Nel Recovery Plan ci sono importanti risorse per migliorare la qualità degli strumenti telematici, poi però bisogna farli funzionare. Non avendo avuto risposte né dal Veneto, né dal CISIA di Bologna, ci si rivolge ora a Roma sperando che il ministero sblocchi la situazione”.