Banche, cosa prevede mozione Bitonci (Lega) approvata alla Camera

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Massimo Bitonci fir
Massimo Bitonci

Adottare ogni iniziativa per “sostenere l’offerta di credito a beneficio di famiglie, imprese e partite Iva nel 2021 rispetto al 2020. Promuovere, “in raccordo con gli istituti creditizi”, una campagna informativa sulle normative europee modificate. Sono questi i due primi impegni indicati nella mozione di maggioranza sulle nuove norme Eba relative a default e npl.

Il documento, che ha come prima firma quella di Massimo Bitonci (Lega), ex sindaco di Cittadella e Padova, contiene 11 impegni rivolti al Governo, che ha espresso parere favorevole sul testo. Nella mozione si chiede di “promuovere l’attuazione di politiche a livello comunitario che concorrano al progressivo riassorbimento dei debiti determinati dalla pandemia, anche attraverso il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese non finanziarie e anche con riferimento alle filiere che caratterizzano il tessuto produttivo italiano”.

Inoltre viene chiesto di ”adottare iniziative per verificare con le competenti istituzioni europee la possibilità di modificare il Temporary framework sugli aiuti di Stato al fine di estendere la durata del limite temporale per gli aiuti sotto forma di garanzia sui prestiti a quindici anni dagli attuali sei” e di “adottare iniziative per continuare ad assicurare liquidità’ alle imprese e garantirne la solvibilita’ sino al termine dell’emergenza”.

Nel testo si parla poi della richiesta di prorogare fino al 31 dicembre 2021 una serie di misure che vanno dalla moratoria in favore delle micro, piccole e medie imprese, l’operativita’ del Fondo patrimonializzazione piccola media impresa, e degli interventi in materia di Gacs.

Inoltre si chiede al Governo di “farsi promotore, in sede europea, di un’ulteriore iniziativa volta a disapplicare la disciplina del backstop prudenziale per un periodo di due anni, al fine di evitare il rischio di prociclicita’ dell’erogazione del credito in una fase ciclica ancora così debole” e di “adottare iniziative per eliminare alla radice il motivo principale generante l’accumulazione di non performing loan”.

Nella mozione è scritto poi di “assumere ogni utile iniziativa di competenza, in tutte le sedi opportune, a fissare una soglia di rilevanza relativa superiore all’1 per cento e comunque non superiore al 2,5 per cento” e “a mettere in atto ogni iniziativa volta ad incentivare, anche attraverso l’adozione di iniziative per introdurre misure fiscali ad hoc, soluzioni di mercato e su base volontaristica volte a favorire la gestione dei crediti in sofferenza”.

Infine si chiede al Governo di “adottare iniziative di competenza per raccordarsi con le autorità preposte alla vigilanza nazionale ed europea – pur nel rispetto dei relativi ruoli – al fine di garantire la piena tutela finanziaria sia delle imprese che dei piccoli risparmiatori, nonché, con riguardo ad un allentamento delle regole sugli aiuti di Stato e alla sospensione della nuova disciplina in materia di non performing loan”.

Fonte Public Policy