Criminalità organizzata in Veneto, Zanoni e Bigon (PD): “presenza sempre più radicata, mozione per rafforzare organici Procure venete”

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Criminalità organizzata a Nordest
Criminalità organizzata a Nordest

“Più magistrati e personale amministrativo in modo che le Procure possano svolgere al meglio il proprio lavoro, in particolare contro la criminalità organizzata. Le inchieste degli ultimi anni hanno dimostrato come ormai sia radicata in Veneto e per contrastarla efficacemente è indispensabile intervenire sugli organici. L’insufficienza dei numeri attuali è stata sottolineata nel corso della audizioni in Quarta commissione dallo stesso procuratore antimafia Bruno Cherchi, da qui l’idea di presentare una mozione”.

Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto
Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto

Ad annunciarlo Andrea Zanoni, consigliere regionale PD e presidente della commissione Legalità con la collega Anna Maria Bigon, ricordando come sia stata sottoscritta anche dal capogruppo Giacomo Possamai e dalla vicepresidente del Consiglio Francesca Zottis, da Erika Baldin del Movimento 5 Stelle e dal portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni. “Ovviamente la competenza è statale, ma chiediamo alla Regione di impegnarsi in tal senso presso il Governo, come fatto in altre occasioni”.

Anna Maria Bigon (Regione Veneto, PD)
Anna Maria Bigon (Regione Veneto, PD)

“Dobbiamo assicurare la massima operatività, che significa indagini efficaci e rapida celebrazione dei processi, per dimostrare che lo Stato c’è. Va creato un clima di fiducia, dando pronte risposte ai veneti che denunciano e spingendo altri a fare la stessa cosa. Ma senza mezzi adeguati diventa complicato. Il dottor Cherchi, ascoltato lo scorso 15 giugno, parlato di numero di magistrati non proporzionato al peso economico e alla realtà imprenditoriale del Veneto; per esempio la pianta organica della Procura di Milano è quasi quattro volte più grande. Un quadro simile è stato fatto per il personale amministrativo, situazione che si è aggravata negli ultimi anni con il rientro nelle Regioni di origine per motivi familiari, come previsto dalla legge 104/92; una preoccupazione ribadita dal Procuratore generale reggente presso la Corte di Appello di Venezia, Giancarlo Buonocore, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario”.

“Da qui la richiesta, tramite la Regione, affinché il Governo adegui – anche tramite nuovi concorsi e rapida assunzione dei vincitori – l’organico dei magistrati in Veneto, garantendo il necessario personale amministrativo di supporto – sottolineano Zanoni e Bigon – magari permettendo concorsi regionali che agevolino la permanenza dei neoassunti o eventualmente adottando misure per limitare la mobilità in uscita”.