Criptovalute anche in Iran. E le sanzioni sono aggirate…

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Le criptovalute si stanno rivelando uno strumento indispensabile per aggirare le sanzioni internazionali. Non stiamo parlando della Russia, che è più preoccupata di non essere spiata dall’occidente utilizzando gli asset digitali, ma dell’Iran.

Il processo di adozione nella Repubblica Islamica sta continuando. La notizia che conferma questo arriva dal Ministro dell’Industria e del Commercio Iraniano. Infatti, Reza Fatemi Amin, domenica 28 agosto, durante una mostra dell’industria automobilistica a Tehran, ha rivelato una novità.
Il Paese ha approvato una legge che traccia la regolamentazione degli asset digitali e dell’estrazione mineraria. Ricordiamo che a giugno l’Iran aveva bloccato il mining di criptovalute per problemi legati all’energia. All’epoca, il Tehran Times aveva affermato:
L’elettricità delle unità di mining di criptovalute autorizzate sarà interrotta dall’inizio del prossimo mese di calendario iraniano Tir (mercoledì 22 giugno) fino alla fine delle restrizioni, ha annunciato il portavoce del Ministero dell’Energia Iraniano per il settore elettrico Mostafa Rajabi Mashhadi.
Criptovalute e Iran: tutto si sta concretizzando.

All’inizio di agosto l’Iran aveva effettuato il suo primo ordine con criptovalute. Si è trattato di un acquisto di importazione per un valore pari a 10 miliardi di dollari. Fu il Viceministro dell’Industria dell’Iran, Alireza Peymenpak, ad aver confermato su Twitter l’evento:
È stato emesso con successo il primo ordine di importazione ufficiale con criptovaluta del valore di 10 milioni di dollari. Entro la fine di settembre, l’uso di criptovalute e smart contract sarà diffuso nel commercio estero con i paesi target.

Un primo traguardo che ha posto le basi per ciò che ora si sta continuando a fare nel Paese. Trasformare il caso d’uso delle criptovalute per aggirare le sanzioni internazionali nei confronti dello Stato Islamico. La conferma arriva dal Ministro Reza Fatemi Amin.
Ora l’Iran può pagare le importazioni in criptovalute. Non è un caso che Reza Fatemi Amin si sia servito della mostra dell’industria automobilistica a Tehran per annunciare questa novità. In pratica, le aziende locali potranno acquistare e quindi importare anche automobili pagando in asset digitali.
L’obiettivo è quello di aggirare le sanzioni e facilitare transazioni che altrimenti sarebbero impossibili. Ovviamente questo sta sollevando gli animi in tutto l’occidente, ma come si sa il settore crittografico non ha limiti e restrizioni.

(Osvaldo Lasperini su Punto-informatico.it del 31/08/2022)

 
 

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Fonte: Criptovalute anche in Iran. E le sanzioni sono aggirate…

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