La crisi e le vicende, che stanno coinvolgendo Dhl Supply Chain e toccano anche i 300 lavoratori delle piattaforme di Isola Vicentina, Trissino e Noventa Vicentina che, lavorando per il sub appaltatore Amcar, rischiano il posto di lavoro, hanno portato Usb Federazione Lavoro Privato del Veneto non solo ad attivare ieri, 14 giugno, un presidio a Isola Vicentina in occasione dello sciopero regionale indetto dal sindacato, il cui portavoce è Massimo D’Angelo (nella foto del presidio col megafono), ma anche a puntare il dito in una nota contro il principale committente di DHS Supply Chain e, quindi, di Amcar, che è il gruppo OTB di Renzo Rosso, che nei giorni scorsi ha incontrato in regione i sindaci confederali ma non USB.
Di seguito pubblichiamo la nota del sindacato di base e la pronta risposta che, appena richiesta, ci è arrivata dal gruppo di Breganze con l’intento di chiarire i fatti e di contribuire ad un allargamento del confronto con i sindacati dell’azienda anche ad USB al fine di arrivare ad una soluzione positiva per i lavoratori, il committente e, di fatto, al territorio a cui le parti sociali e le imprese di Rosso, ecco il punto da cui partire, si dichiarano interessate.
Il direttore
La nota di Usb Federazione Lavoro Privato del Veneto
In occasione dello sciopero regionale veneto indetto da USB ieri, 14 giugno, c’è stato un presidio dalle ore 13 alle ore 18 davanti la Dhl Supply Chain di Isola Vicentina Siamo a denunciare gli appalti generalizzati, lo sfruttamento bestiale, le stragi sui posti di lavoro.
Abbiamo scelto a livello Regionale di istituire un presidio davanti la sede della Dhl Supply Chain di Isola Vicentina perché in questo decennio la multinazionale tedesca ha rappresentato ciò che è stata la pratica di molte committenze anche importanti che avvalendosi di” finte cooperative” omettevano il pagamento dell’Iva e dei contributi, non applicavano le giuste tutele contrattuali, sottraendo dalle tasche dei lavoratori, per le prestazioni lavorative che effettuavano, cifre ingenti,
In queste ore (in effetti la scorsa settimana, ndr) la procura di Milano ha sequestrato d’urgenza oltre 20 milioni di euro alla Dhl Supply Chain Italy nell’ambito di un un’indagine su una presunta frode fiscale.
Dall’inchiesta è emerso che, attraverso società di intermediazione e “finte cooperative”, sarebbero stati creati “meri serbatoi di manodopera… L’architettura fraudolenta ruota attorno a un sistema di appalti e subappalti simulati, utilizzati allo scopo di schermare l’unico oggetto del rapporto tra le parti, vale a dire la somministrazione di manodopera da considerarsi, irregolare“.
Da anni denunciamo per i siti di Isola Vicentina 1 e 2, Trissino e Noventa Vicentina, che coinvolgono oltre 300 lavoratori, questo susseguirsi di appalti e sub appalti dove a pagare le conseguenze sono stati i lavoratori e l’erario, dove sono stati evasi da cooperative e consorzi in questi anni decine di milioni di euro, innescando oltretutto una concorrenza sleale nei confronti di quelle aziende che cercano di applicare le leggi e il contratto.
Non dimentichiamo che dietro Dhl Supply Chain c’è la grande committenza del fashion che per i nostri cantieri del Vicentino ha un nome Renzo Rosso
Chiediamo nell’ambito dell’ultimo cambio di appalto annunciato qualche giorno fa, dove La Dhl Supply Chain e la società Amcar srl si defilano, che i lavoratori vengano assunti direttamente dalla committenza OTB.
Siamo a ricordare che la holding vicentina del settore moda e fashion, fondata dal 2002 dall’imprenditore Renzo Rosso attuale presidente, nel 2020 chiude il fatturato netto del gruppo con 1.238 milioni di euro
Siamo a chiedere alla regione Veneto di dare ascolto anche ad Usb Lavoro Privato Vicenza nel rispetto della democrazia e della rappresentanza e rappresentatività, noi con i nostri iscritti siamo pronti al dialogo ma se necessita anche al conflitto a tutela dei diritti, della continuità del posto di lavoro e delle tutele salariali.
La replica del gruppo OTB
Il Gruppo OTB desidera rendere nota la propria posizione relativamente al rapporto con DHL Supply Chain.
All’inizio di febbraio 2021 DHL Italia ha inviato a OTB comunicazione di recesso unilaterale anticipato da tutti i contratti in essere con le società italiane del Gruppo OTB (Diesel, Staff International e Maison Margiela), con 6 mesi di preavviso, determinando quindi la conclusione di ogni rapporto al 31 luglio 2021.
OTB, nel prendere atto del recesso anticipato rispetto alla naturale scadenza dei contratti di DHL, avrebbe potuto esplorare diversi e alternativi scenari, tra cui anche quello di spostare le attività di handling in distretti logistici ubicati in aree ben più adatte allo svolgimento di tali attività logistiche rispetto alle attuali.
Con l’obiettivo di azzerare gli impatti sociali che tale scelta avrebbe comportato, OTB ha scelto di dare continuità alle operazioni sul territorio, rendendosi disponibile a subentrare direttamente nell’affitto degli spazi oggi utilizzati da DHL, assicurando pertanto continuità ai dipendenti di DHL e del suo sub-appaltatore AMCAR.
Al fine di evitare disagi e minimizzare qualsiasi impatto per i lavoratori, OTB ha chiesto ad AMCAR la disponibilità ad avviare una nuova collaborazione diretta con il Gruppo OTB. Di fronte all’indisponibilità di AMCAR ad accettare la proposta motivata dai rapporti commerciali in essere con DHL per altri appalti, OTB ha avviato la ricerca di un nuovo partner logistico a cui affidare l’appalto delle attività di handling, ponendo come condizione che vengano assunti tutti i dipendenti AMCAR impiegati per le attività prestate in favore del Gruppo OTB alle medesime condizioni oggi in essere.
La sequenza dei fatti e il disegno organizzativo qui esposti sono stati presentati in occasione dell’incontro che si è tenuto il 28 maggio scorso su convocazione della Unità di Crisi della Regione Veneto, alla presenza dei rappresentanti della Regione, DHL, AMCAR, Confindustria e delle Organizzazioni Sindacali CGL, CISL e UIL.
Comunichiamo anche i principali dati finanziari del Gruppo OTB relativi all’anno 2020:
- Fatturato netto 1.238 milioni di euro
- Utile Netto 1 milione di euro
- Posizione Finanziaria Netta positiva per 175 milioni di euro