
Il consigliere regionale vicentino Joe Formaggio, esponente di Fratelli d’Italia, raccoglie e commenta l’allarme sulla crisi industriale che sta colpendo il Veneto, con trenta aziende in difficoltà e 1.500 posti di lavoro già persi o a rischio. Una situazione critica che, secondo il consigliere, richiede un’azione immediata per salvaguardare il tessuto produttivo della regione.
“Non si tratta solo di numeri, ma di famiglie e lavoratori che vivono sulla propria pelle la fragilità di un sistema che necessita di essere rafforzato subito, senza esitazioni e senza rinvii”, ha dichiarato Joe Formaggio, che siede tra le fila di Fratelli d’Italia, partito di maggioranza nel governo nazionale.
Il consigliere evidenzia in particolare il dramma occupazionale nel Vicentino, cuore pulsante della meccanica e della manifattura veneta, dove numerose vertenze – tra cui Gematech, Vetrerie Riunite, Fabi, Texa, Breton e Copan – stanno mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro e la stabilità economica del territorio.
“Le istituzioni devono reagire subito: il tempo delle analisi è finito, ora servono soluzioni concrete“, afferma Formaggio. “È fondamentale rinforzare la filiera istituzionale tra Europa, Governo e Regione Veneto e rilanciare il concetto di Made in Europe, Made in Italy e soprattutto Made in Veneto per contrastare la concorrenza aggressiva del sistema produttivo del Far East. I cinesi sono forti nei volumi, ma la qualità delle nostre aziende è imbattibile”.
Per Formaggio la risposta passa da un nuovo approccio al protezionismo veneto, che metta al centro il valore dei distretti produttivi e delle competenze locali. “Dobbiamo difendere il nostro sistema industriale con misure mirate: meno tasse, meno burocrazia e più investimenti in innovazione”, conclude il consigliere.