“L’Unione europea intraprenda misure di difesa dei confini esterni, si coordini con gli Stati extra UE e metta a disposizione strumenti tecnologici per presidiare i confini dei Paesi sulla rotta balcanica”. Questa l’iniziativa dell’europarlamentare Marco Dreosto (Lega) primo firmatario e promotore nella raccolta dei consensi per presentare un’interrogazione urgente alla Commissione europea.
Europarlamentari italiani, sloveni e croati si sono uniti per chiedere all’Unione europea maggiori controlli al fine di mettere in sicurezza i confini esterni, in particolar modo quelli interessati dalla rotta balcanica che rischia di essere attraversata da una vero e proprio fiume di persone, anche secondo quanto paventato dal presidente turco Erdogan, che minaccia di mandare in Europa oltre 3,6 milioni di profughi provenienti dalla Turchia.
“L’Unione europea non può permettersi di avere dei confini colabrodo” – afferma Marco Dreosto – “Per questo, assieme a colleghi sloveni e croati, abbiamo chiesto all’UE di mettere a disposizione degli Stati europei sulla rotta balcanica strumenti tecnologici, come ad esempio i droni della Protezione Civile europea, per il monitoraggio ed il controllo dei flussi migratori, al fine di coordinarsi con paesi non comunitari come Serbia e Bosnia Herzegovina per controlli territoriali congiunti e di intraprendere misure per salvaguardare le difese dei propri confini”.
L’Europa deve fare la sua parte e la collaborazione tra Stati è particolarmente importante. L’interrogazione urgente proposta da Dreosto è stata co-firmata da oltre 10 parlamentari europei tra cui Romana Tomc e Milan Zver (Slovenia) e Ruza Tomasic (Croazia).
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