Al termine di Ascoli – LR Vicenza, che ha segnato la decima sconfitta su dodici partite disputate dai biancorossi, sono arrivare le dichiarazioni di mister Cristian Brocchi e Davide Diaw, .
Brocchi: “Se rifarei le scelte dell’undici iniziale? Le scelte iniziali sono frutto di un lavoro che stava portando qualche frutto soprattutto a livello difensivo, oggi in realtà nel primo tempo abbiamo fatto veramente tanta fatica e abbiamo commesso degli errori banali. È un peccato perché dopo la prestazione difensiva di Parma, nessuno si aspettava di avere queste problematiche. Gli errori? Il problema è che poi tolgono sicurezza e fiducia e la partita diventa in salita e molto più complicata”.
La reazione? Mi è piaciuta la reazione – dice Brocchi – ma non posso accettare che sia solo nel secondo tempo. I ragazzi devono giocare così dal primo minuto e anche oggi c’è stata questa problematica. Facciamo un tempo si è un tempo no, dei momenti sì e dei momenti no. Purtroppo questo non basta per portare a casa punti. Diaw? Si è sbloccato, purtroppo il goal non è servito per portare a casa almeno un punto. Dobbiamo fare di più, essere più incisivi, più cinici, più determinati. Cosa mi pesa di più di oggi? Sicuramente l’approccio alla gara e il risultato finale. Cosa fare per il Vicenza? Sto cercando di far sì che il livello della squadra sia sempre quello del secondo tempo. La più grande fatica è proprio questa: far tenere a questa squadra il livello più alto per tutta la partita, quella di iniziare bene e finirle bene. Quello che stiamo facendo adesso non basta e quindi bisogna fare sicuramente di più. Il 433? È sicuramente un sistema che mi ha dato delle buone indicazioni nella partita di oggi. Lo prenderemo in considerazione perché bisogna riuscire a trovare la quadratura del cerchio il prima possibile per portare a casa punti che pesano. La sosta? Avremo queste due settimane di tempo per lavorare sugli errori, per lavorare sulla mentalità e su quelle situazioni di gioco che non devono più accadere”.
Diaw: “Finalmente ho trovato il goal e mi sono sbloccato, purtroppo resta l’amaro in bocca perché torniamo a casa con un’altra sconfitta. Questo è quello che mi dispiace, perché ce la stiamo mettendo tutta, ci stiamo provando in tutti modi ad essere più tosti, più solidi, però anche oggi siamo andati in difficoltà. Come mai così pochi goal? Ci sono tante dinamiche, le occasioni le avute, a volte un po’ di sfortuna, magari dopo mentalmente diventa più difficile, magari poi un attaccante quando non riesce a far goal tutto diventa ancora più difficile, però l’importante è non mollare e continuare a lavorare infatti oggi arrivato”.
“Il morale? E’ basso – ammette Diaw – perché ci dispiace, siamo incazzati, non vogliamo questo perché comunque ce la mettiamo tutta, lavoriamo, però evidentemente dobbiamo fare di più in campo perché poi i numeri dicono che ci facciamo del male spesso da soli e che facciamo fatica ad approcciare le partite in modo giusto. Non siamo assolutamente morti perché altrimenti non riusciremmo a fare il secondo tempo come oggi, dove abbiamo creato tante situazioni, dove potevamo fare altri goal solo che poi, quando rincorri, mentalmente non è facile e dobbiamo essere più bravi a entrare in campo e a essere subito determinanti, cattivi e concedere il meno possibile agli avversari. Se crediamo nella salvezza? Assolutamente sì, se non ci credessimo, dovremmo andare tutti a casa. Ripeto, quando non ci credi, non riesci a creare delle azioni, fare quel secondo tempo, fare goal e mettere in difficoltà gli altri. Se pensassimo di essere già retrocessi, non reagiremmo e invece noi riusciamo sempre a reagire, però ripeto dobbiamo imparare ad agire, invece che reagire per rincorrere sempre gli altri. I tifosi presenti anche oggi? Loro sono devastanti, è un rammarico in più, perché vedere quanto ci tengono, quanto ci seguono sempre in casa, è davvero un peccato. Nonostante il nostro momento ci seguono, cantano, ci sono vicini però dobbiamo essere bravi noi a riportarli totalmente dalla nostra parte e a far sì che diventiamo un blocco unico. Come mi trovo a Vicenza? Sono contento di essere qua, è una scelta che ho fatto e che rifarei di nuovo, perché appunto è una piazza bellissima, un gruppo di ragazzi straordinario che lavora tanto, siamo uniti. Spesso sento parlare di problemi di spogliatoio, di casini che non esistono. Il problema è questo momento, il problema è il campo che però è la cosa più importante e dobbiamo riuscire a invertire questa tendenza nella nostra testa ed entrare in campo più cattivi e determinati e non regalare niente. Il mister? Con lui ho un buon rapporto, sicuramente gli devo tanto perché comunque mi ha voluto fortemente a Monza ed è arrivato qua e mi sta continuando a dare fiducia, nonostante non avessi ancora trovato il goal, mi ha fatto sempre giocare e quindi gli devo restituire qualcosa”.
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Fonte originale: Le dichiarazioni al termine di Ascoli-LR Vicenza