Due legislature governate dal centro sinistra – scrive Roberto Cattaneo, capogruppo Forza Italia – per giungere alle elezioni del 2018 e, dopo una frenetica campagna elettorale iniziata sei mesi prima del 10 giugno con tutta la grancassa delle primarie e ritrovarsi alla fine bocciati dall’elettorato, comprendo come questi colleghi consiglieri, che già prima della apertura delle urne erano convinti di fare la spartizione dei pani e dei pesci, siano ancora oggi in una fase di estrema confusione e delusione.
Lo si comprende dal linguaggio utilizzato costantemente contro questa giunta e in particolare contro il sindaco. In questo dimostrando non solo scarsa memoria ma anche la incapacità di avere argomenti solidi e reali. Il ritornello della richiesta di abbandonare la sua carica è penoso oltre che patetico e dimostra la frustrazione di una compagine nata dalla delusione. Ricordiamoci che in dieci anni la viabilità è stata affrontata in modo disastroso e consumando risorse importanti con lavori affrettati e male progettati.
Ricordiamoci della soluzione disastrosa dell’accesso al nuovo tribunale. Dei marciapiedi trasformati in piste ciclabili a volte negati ai pedoni. Del patrimonio residenziale rappresentato dalle case popolari, duecento di queste lasciate all’ inutilizzo mentre tante famiglie rimanevano senza un tetto. Ricordiamoci del pesante fardello del Parco della Pace la cui gestione graverà pesantemente sulla città e contemporaneamente ricordiamoci della situazione in cui sono stati lasciati i parchi cittadini ad iniziare da Campo Marzo.
Ricordiamoci del fortunatamente fallito progetto della immobiliare che ci avrebbe reso debitori per decenni senza ricavarne un autentico utile per Vicenza. Ricordiamoci del balletto strano della TAV con gli imperativi del sindaco e che ancor oggi sono una prospettiva incerta e senza una garanzia concreta. Ricordiamoci del ponte di Debba e di via Aldo Moro già finanziati e mai realizzati perdendo così i finanziamenti. Ricordiamoci della Bertoliana e delle promesse fatte e mai realizzate. Ricordiamoci del balletto di ipotesi eseguito attorno all’utilizzo del vecchio tribunale. Sempre e solo parole e rumore mediatico. Ricordiamoci la completa assenza della amministrazione Variati nella tristissima vicenda della Banca Popolare (tesoreria del Comune), piuttosto della Fondazione Roi, oppure la pessima gestione, per molti anni, del problema dei nomadi.
Oggi ci si accusa della futura apertura di altri supermarket, ma non si dice che le pratiche sono state avviate durante la precedente amministrazione e che era allora che, eventualmente, dovevano essere bloccate. Così come, se vi fossero state delle osservazioni da fare sul rifacimento del Villaggio Americano, e noi le abbiamo fatte quando siamo abbiamo dovuto e potuto occuparcene, queste dovevano essere prodotte proprio dalla Giunta Variati che ha preferito mettere in un cassetto la pratica in attesa di tempi migliori, per loro evidentemente.. Ritorna costantemente il ritornello del futuro delle Aim.
Ci chiediamo perché si pretenda a tutti costi che prima si chiuda la partita tra “Aim e Agsm e se poi si vuole fare entrare un terzo soggetto è necessaria una gara pubblica. No a patti segreti o occulti”. Parola dell’ex candidato sindaco. Ci chiediamo perché dovremmo seguire la stessa impostazione data dal precedente governo di centro sinistra nella cessione della fiera di Vicenza. Ci domandiamo che cosa in realtà nasconde questa forzatura?
Si potrebbe continuare ancora per un bel po’ ma tutto quello che questi nostri colleghi dalla memoria corta ci riversano contro è semplicemente l’eredità che dieci anni di modestissima amministrazione di centro sinistra ci ha lasciato.
Ora prendiamo atto di questa strategia di attacco non solo alla amministrazione Rucco ma alla democrazia: distruggere con una campagna mediatica il voto espresso dai vicentini per ritornare alle poltrone del potere.