Croce Rossa Italiana, 160 anni dalla fondazione. Zaia: “Grati per la generosità e l’altruismo dei volontari, tra cui oltre 9000 veneti”

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Croce rossa italiana, 160 anni di fondazione

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, in occasione dei 160 anni dalla fondazione della Croce Rossa Italiana ha avuto parole di ammirazione e gratitudine per l’organizzazione che da 16 decenni è al fianco delle persone in difficoltà, per aiutarle e cercare di alleviarne le sofferenze: “Grazie ai volontari, ai professionisti e ai sanitari che vi operano – ha detto Zaia -, costituisce un punto di riferimento per l’Italia e tutti i suoi territori. A nome della Regione del Veneto un sentito ringraziamento alla Croce Rossa per essere il nostro faro nei momenti di difficoltà, per il contributo costante nell’assistenza alle persone bisognose, per portare soccorso durante ogni tipo di calamità”.

La Croce Rossa Italiana fu fondata a Milano il 15 giugno 1864, su iniziativa del medico Cesare Castiglioni, con il nome di ‘Comitato dell’Associazione italiana per il soccorso ai feriti e ai malati in guerra’. Ad ispirarne la formazione fu lo svizzero Henry Dunant, che colpito dal numero elevatissimo di morti e feriti nella battaglia di San Martino e Solferino del 1859, ebbe l’idea di costituire un corpo di infermieri volontari preparati, il cui operato potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare. Nacque così la Croce Rossa, per offrire soccorso ai feriti in caso di conflitti e alle persone più deboli e vulnerabili in tempo di pace. In rapida successione nacquero poi le Società Nazionali di Croce Rossa e la quinta a formarsi fu quella italiana.

“Da allora – ha aggiunto il presidente Zaia – l’organizzazione umanitaria, guidata da principi, ideali e azioni che quotidianamente sono il simbolo di umanità, è costantemente cresciuta, raggiungendo 190 Paesi. In Veneto sono oltre 9 mila i volontari della Croce Rossa, divisi nei 27 comitati territoriali che assicurano una presenza capillare nel nostro territorio. Donne e uomini che ogni giorno offrono il loro tempo e la loro competenza a chi è più svantaggiato, sempre in prima linea nell’affrontare le emergenze, dalle calamità naturali alle urgenze sanitarie come avvenuto ai tempi del Covid. Con determinazione, generosità e umanità si occupano di inclusione sociale, salute, formazione delle nuove generazioni: un impegno fondamentale quello nelle scuole, per promuovere la propria attività e motivare tanti giovani volenterosi a diventare volontari”.