Crodaioli de “il signore delle cime”, Zaia: il Veneto non può lasciarli andare

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“No, non li lasceremo andare. I veneti non possono accettare che i Crodaioli, da sessant’anni magistrali voci della montagna,  si tacciano e si sciolgano. Capisco il loro disorientamento di fronte al saluto del maestro e fondatore, ma senza di loro il Veneto è afono, Come potremo ancora intonare quella struggente preghiera musicale che è “Il Signore delle cime”, senza più i coristi di Arzignano che l’hanno fatto conoscere e amare al mondo intero?”

I Crodaioli de il signore delle cime

E’ un appello accorato quello che il presidente del Veneto Luca Zaia rivolge ai Crodaioli, alla notizia che il coro di voci maschili di Arzignano, fondato e diretto da 61 anni dal maestro Bepi De Marzi, ha deciso di non proseguire più la propria attività canora a seguito dell’abbandono del proprio direttore.

“Lo scorso anno abbiamo tutti festeggiato i sessant’anni del sodalizio musicale e  di attività del maestro De Marzi, che con la sua maestria e sensibilità ha messo in musica i sentimenti e le storie più belle della montagna e della nostra cultura popolare – prosegue Zaia – I loro canti sono entrati nel  cuore della gente e sono patrimonio prezioso della nostra montagna e della nostra cultura. Se, a fatica e a malincuore, ci rassegniamo a rispettare la scelta del maestro-compositore, non vogliamo rimanere orfani anche dei ‘suoi’ Crodaioli e delle loro voci. Spero e mi auguro che i coristi di Arzignano possano ripensarci e accettare la sfida di essere eredi di se stessi continuando a dare voce alla poesia e alla spiritualità che il repertorio di Bepi De Marzi ha regalato al Veneto e all’umanità”.