Intendiamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica – scrive Massimo M. Follesa portavoce CoVePA ovestVI (sopra intervista video) – un fatto clamoroso ed agghiacciante al tempo stesso. Sulla scorta di una documentazione agli atti della Regione Veneto e che per altro dovrebbero essere già in possesso degli organi inquirenti, il nostro Coordinamento è in grado di affermare quanto segue.
Fino a un’ora prima del crollo che uccise Sebastiano La Ganga nel tunnel della Pedemontana Veneta tra Malo e Castelgomberto nell’aprile del 2016, proprio all’interno della galleria in costruzione ci fu una ispezione di due professionisti incaricati dall’allora commissario. Si tratta di un ingegnere consulente esterno e di un geometra dipendente della Regione Veneto e applicato alla struttura commissariale del Governo.
Visto l’esito di quanto accadde quel maledetto 19 aprile come ben specificato nelle prime pagine della relazione del Prof. Genevois (cfr p.13), siamo curiosi di sapere che cosa diamine abbiano controllato i due ispettori incaricati dal commissario.
Vorremmo poi sapere se la magistratura si sia accorta di questa mostruosa circostanza che grida vendetta al cospetto del Signore; questi due signori di cui oggi non facciamo i nomi, ma li faremo dopo averli segnalati alle autorità competenti, avrebbero potuto evitare la morte di un uomo….
Riteniamo infine che la magistratura debba intervenire all’istante, altrimenti trarremmo le nostre conseguenze.