“Il tracciamento non può essere accantonato, nonostante la campagna vaccinale e i dati positivi sul contenimento della pandemia, specialmente sul fronte ospedaliero. È fondamentale continuare a effettuare tamponi per ridurre il pericolo di una nuova ondata legata alle varianti, a cominciare dalla ‘Delta’ già presente in Veneto”. L’appello arriva in un comunicato da Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità e consigliera regionale del Partito Democratico a proposito del monitoraggio della Fondazione Gimbe che mostra un crollo dei tamponi, con il Veneto terzultimo in Italia nel periodo compreso tra il 12 maggio e il 15 giugno: 50 persone testate ogni 100mila abitanti, ben al di sotto della media nazionale che è 107. “L’attività di tracciamento deve proseguire in modo accurato e costante: abbiamo visto cosa è successo con la seconda ondata, quando è saltato. Oggi registriamo pochissimi contagi, ma questo dato rischia di essere ‘alterato’ dallo scarso numero di tamponi. Zaia ha annunciato ‘l’artiglieria pesante per l’autunno’, ma dobbiamo insistere anche nei mesi estivi. Test e vaccini devono andare di pari passo: fin quando non avremo raggiunto l’immunità di gregge è impensabile abbassare la soglia di attenzione”.
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