“Il presidente della Regione del Veneto e il sindaco di Vicenza facciano chiarezza sulla posizione attuale e pregressa di Ermanno Angonese ex direttore di varie Ulss del Veneto e attuale presidente di Ipab Vicenza“.
A chiederlo è Maria Teresa Turetta segretaria provinciale CUB di Vicenza con una nota inviata al presidente della Regione Veneto Luca Zaia e al sindaco di Vicenza Francesco Rucco (qui altri suoi interventi su ViPiu.it, ndr).
“La Legge 124 del 2014 vieta il conferimento a soggetti in quiescenza di “incarichi di studio e di consulenza, incarichi dirigenziali o direttivi, cariche di governo nelle amministrazioni e negli enti e società controllati” e di cariche “che comportano effettivamente poteri di governo, quali quelle di presidente, amministratore o componente del consiglio di amministrazione.
La circolare n. 6 del 2014 dell’allora ministro della Funzione Pubblica puntualizza che per tale divieto vale il criterio di stretta interpretazione ed è esclusa l’interpretazione estensiva o analogica.
Per tale motivo abbiamo chiesto al dott. Francesco Rucco, in qualità di sindaco di Vicenza e presidente della Provincia di Vicenza, la verifica delle nomine e cariche decise dall’attuale amministrazione comunale e provinciale di Vicenza ma anche di quelle eventualmente decise dalle amministrazioni precedenti. Nello specifico risulterebbe non a norma la posizione del dott. Ermanno Angonese, attuale presidente di Ipab Vicenza, nonostante sia da anni in quiescenza. Vanno inoltre chiariti tutti gli incarichi di direzione delle Ulss venete affidati in passato al dott. Angonese dalla Regione Veneto. Tale verifica deve essere immediata, tenuto conto della prescrizione decennale sancita dall’art 2946 c.c. per il recupero degli stipendi indebitamente erogati nella pubblica amministrazione.
Abbiamo pertanto inviato in data odierna una nota al presidente della giunta veneta Luca Zaia e al sindaco di Vicenza Francesco Rucco per chiedere la revoca dell’attuale incarico ricoperto dal dott. Angonese quale presidente di Ipab di Vicenza in quanto all’atto della nomina risultava essere già in quiescenza da tempo. Va inoltre verificata la data esatta della sua pensione in riferimento agli incarichi di direzione delle Ulss del Veneto negli ultimi dieci anni.
Qualora fosse accertato che Angonese non poteva ricoprire quegli incarichi si dovrà procedere immediatamente alla richiesta di restituzione degli stipendi indebitamente erogati. Per evitare inerzie politiche sulla tempistica delle verifiche richieste, la missiva inviata oggi in Regione del Veneto e al sindaco di Vicenza sarà trasmessa ad integrazione del nostro esposto già agli atti della Guardia di Finanza di Venezia e delle Procure del Veneto”.