“L’istroveneto è stato iscritto nel Registro del patrimonio culturale immateriale della Repubblica di Slovenia: si conclude così, con il riconoscimento ufficiale dello stato sloveni, il percorso iniziato dall’Unione Italiana nel 2016 sia in Slovenia come in Croazia.” L’annuncio affidato a una nota viene dal presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, per il quale “siamo davanti a una svolta, un passaggio importantissimo per la cultura veneta e per le comunità italiane che in questi anni in Istria hanno difeso la loro identità in una realtà di frontiera storicamente segnata dall’intreccio di etnie e lingue diverse – ha detto Ciambetti – L’istroveneto è una lingua nobile: Dante Alighieri la trovava più dolce e musicale rispetto allo stesso Veneto e per secoli è stata la parlata di riferimento dell’Alto Adriatico. L’averla inserita nel patrimonio culturale immateriale sloveno contribuirà a difendere non solo la parlata, ma soprattutto la storia, le tradizioni e la memoria delle nostre comunità e della cultura istriana che, nella sua specificità, è parte viva della cultura veneta cui è indissolubilmente legata. La Repubblica di Slovenia ha compiuto un grande gesto che spero venga seguito – conclude Ciambetti – anche da altri. Italia compresa, s’intende.”