Cumulo illecito di impieghi e incarichi, GdF di Vicenza: compensi a 2 dipendenti pubblici per circa 85 mila euro, segnalati percettori e committenti Tva e società FIDS per sanzioni

233

Nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto alle ipotesi di incompatibilità derivanti dal cumulo di impieghi e di incarichi da parte di pubblici dipendenti, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, su delega del Nucleo Speciale Anticorruzione, ha recentemente segnalato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica – Ispettorato per la funzione pubblica, due dipendenti pubblici, T.S. (Stefano Titomanlio, ndr) e U.A., dopo aver accertato che entrambi avevano svolto per più annualità un doppio lavoro, senza la prevista autorizzazione della Pubblica Amministrazione di appartenenza.


Nel corso delle indagini a carico di T.S., gli elementi raccolti da parte dei militari berici hanno permesso di appurare che lo stesso, per circa 10 anni, dall’anno 2007 al 2017, avesse svolto in modo continuativo e non occasionale un’attività extraistituzionale retribuita a favore di una nota società vicentina esercente attività di programmazione e trasmissione televisiva (Tva di Videomedia, ndr), percependo complessivamente compensi per oltre 71 mila euro. L’ex Funzionario Giudiziario e la Società committente sono stati così segnalati all’Autorità di Governo competente con la contestazione di sanzioni amministrative per circa 144 mila euro.

Nel secondo segmento di intervento, Finanzieri bassanesi hanno invece acclarato che U.A, dipendente civile del comparto Difesa, nel corso di tre annualità, dal 2015 al 2017, senza la prevista autorizzazione della Pubblica Amministrazione di appartenenza, avesse percepito compensi da parte di un Ente sportivo della provincia affiliato alla FIDS (Federazione Italiana Danza Sportiva, ndr), presso il quale con regolarità e sistematicità aveva offerto delle prestazioni professionali, per un ammontare complessivo di oltre 13 mila euro. Al pubblico dipendente ed all’Ente committente è stata così comminata una sanzione di oltre 26 mila euro, commisurata agli emolumenti corrisposti nelle tre annualità di impiego.

Le attività portate a termine dalle Fiamme Gialle beriche si inseriscono nella più ampia lotta all’illegalità nella Pubblica Amministrazione che il Corpo persegue in collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Gli accertamenti in materia di conflitto di interessi, inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi presso le Pubbliche Amministrazioni e gli enti privati in controllo pubblico, rientrano oggi, infatti, tra gli obiettivi prioritari perseguiti dalla Guardia di Finanza che, nel salvaguardare l’integrità dell’apparato pubblico, garantisce legalità, equità ed efficienza per l’intera collettività.