“Una manovra concreta ed efficace per combattere le ‘saracinesche abbassate dei negozi’: restituire le imposte di un anno a chi riapre un negozio chiuso da più di 12 mesi“: la proposta arriva dalla Lista “Da adesso in poi – civici per Vicenza” nella nota che pubblichiamo. “Giù le tasse a chi ridà vita al commercio della città, soprattutto nelle zone più in sofferenza“. È questa la proposta che arriva dalla Lista “da adesso in poi – civici per Vicenza” che sostiene il candidato sindaco di centrosinistra Otello Dalla Rosa.“Seguendo l’esempio del Comune di Padova che ha avviato, in partenariato con le associazioni di categoria, il progetto Riapriamo con te!, – affermano Sonia Scussolin e Martino Roviaro, entrambi noti commercianti del centro storico ed esponenti della lista – “vorremo proporre la stessa iniziativa anche a Vicenza offrendo la possibilità, a chi riapre un’attività commerciale chiusa da più di 12 mesi, di vedersi restituite tutte le imposte comunali di un anno. La detassazione – proseguono Scussolin e Roviaro – tesa a favorire la riapertura dei negozi chiusi da più di un anno, di fatto esenzionerebbe il titolare della nuova attività commerciale da tributi comunali, Tari, canone Osap, imposte di pubblicità ed invoglierebbe i commercianti a rialzare saracinesche chiuse da tempo”.
Tale opportunità si rivolgerebbe nello specifico alle attività commerciali, a quelle di somministrazione di alimenti e bevande, alle agenzie professionali o alle attività artigianali offrendo una soluzione tempestiva per restituire dinamismo alla vita economica e commerciale della città.
“La vitalità del tessuto commerciale di una città” – prosegue Alberto Galla da sempre libraio nella omonima azienda fondata dal bisnonno nel 1880 ed anch’egli esponente della Lista “Da adesso in poi – civici per Vicenza” – “è strettamente collegata al suo sviluppo sociale ed economico. Ecco perché bisogna evitare che esistano e permangano i cosiddetti ‘buchi neri’, locali sfitti da tempo e chiusi, a rischio di un velocissimo degrado. Essenziale diventa quindi una fiscalità agevolata a favore di chi riapre queste vetrine, ma aggiungo anche altri due elementi: per calmierare il valore degli affitti anche i proprietari dovrebbero avere delle riduzioni fiscali, soprattutto in caso di locazione a determinate tipologie merceologiche; inoltre bisognerebbe intervenire sulle vetrine chiuse favorendone l’utilizzo ai negozi vicini o anche coinvolgendo i giovani delle scuole artistiche in allestimenti originali, una sorta di ‘mostra-museo’ su strada.“