Da Montecchio Maggiore alla conquista di una vetta inviolata del Pakistan: è l?impresa firmata dal Lions Club castellano, per ricordare il fondatore dei Lions Melvin Jones e realizzare un rifugio dedicato a Cristina Castagna

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Parte da Montecchio Maggiore un progetto che coniuga alpinismo e solidarietà e che si svilupperà in Pakistan. Lo firma il Lions Club Montecchio Maggiore presieduto da Giorgio Stocchero, che grazie al coinvolgimento dei Clubs del Distretto 108 TA 1, sta raccogliendo i fondi da destinare ad una duplice impresa: conquistare una vetta inviolata dell’Hindukush posta a 5.600 mt per intitolarla al fondatore dei Lions Clubs Melvin Jones e realizzare un rifugio in quota in un villaggio nella zona di Gotholti, che sarà intitolato all’alpinista vicentina Cristina Castagna deceduta sul Broad Peak nel 2009.
Sarà il noto alpinista vicentino Tarcisio Bellò a guidare la spedizione, che partirà dall’Italia il 20 settembre, e a seguire in prima persona i lavori di costruzione del rifugio assieme alla Onlus “Montagne e solidarietà” di Avio (TN). Della spedizione faranno parte anche l’alpinista lombardo Filippo Scaccabarozzi e due alpiniste pachistane. Il gruppo prevede di giungere in vetta nei primi giorni di ottobre.
Il rifugio sarà una struttura polivalente, la quale sarà in grado non solo di creare movimento economico che consentirà ai residenti di trovare un lavoro in loco evitando così di emigrare, ma anche di riqualificare la vita sociale e professionale delle guide locali, che al momento quando accompagnano i turisti o gli alpinisti operano senza le necessarie preparazione e dotazioni tecniche. Durante i mesi meno attivi sarà infatti utilizzato come luogo di formazione sulle normative di sicurezza da applicare durante l’ascesa alla vetta. Sarà inoltre un luogo di interscambio tra varie culture perché diventerà il crocevia per tutto il turismo della zona.
Il rifugio, la cui costruzione comporterà una spesa di 250.000 euro, verrà realizzato con tecniche e metodologie antisismiche e improntate al risparmio energetico e i residenti verranno istruiti per poter autonomamente creare sistemi di decantazione e di depurazione delle acque bianche e nere. Nella sala polivalente verrà appesa una targa con il nome di tutti i Clubs che avranno aderito al progetto e gli alpinisti porteranno in vetta una bandiera del Lions. L’Onlus “Montagne e solidarietà” ha inoltre richiesto contributi alla Provincia di Trento e all’ONG Alisei, che si occupa di cooperazione internazionale.
“È un onore che questo ambizioso service nasca nella nostra città – commenta il sindaco Milena Cecchetto -. Si tratta di un aiuto concreto alle popolazioni locali e di una grande avventura alpinista che resterà nella storia. Grazie al nostro Lions Club per aver sognato in grande e aver permesso che tutto questo si realizzasse”.