“Il mandato che teniamo a darvi insieme al sindaco Giacomo Possamai, all’assessore Giovanni Selmo e a tutta l’amministrazione, è di essere ambasciatori di pace e di cittadinanza attiva e costruttiva”.
Questo il messaggio che la vicesindaca Isabella Sala ha voluto dare oggi ai 30 ragazzi, la maggior parte dei quali tra i 14 e i 16 anni, in partenza da Vicenza per il 25° World Scout Jamboree.
Il meeting dello scoutismo mondiale che si tiene ogni quattro anni, quest’anno sarà organizzato in Corea del Sud dall’1 al 12 agosto e vedrà la presenza di oltre 45 mila scout provenienti da 153 Paesi.
Il gruppo in partenza da Vicenza sarà accompagnato dalla vicentina Giorgia Caleari, coordinatrice dell’intero contingente italiano di 1200 partecipanti, incarico che per la prima volta la Federazione Italiana dello Scautismo (Agesci e Cngei) ha assegnato a una donna.
“La pace – ha proseguito la vicesindaca Sala che ha consegnato al gruppo una lettera con l’augurio del sindaco per la straordinaria avventura che li attende- non è un concetto astratto, si compone e prende forma tramite scelte quotidiane di vita, è fatta di parole e azioni. Delle parole che scegliamo di dire, che possono confermare stereotipi o pregiudizi o creare ponti e aperture, dei gesti che scegliamo di fare o non fare. Sarete ambasciatori di Vicenza e dell’Italia nel mondo e al ritorno sarete cittadini sempre più consapevoli e attivi, costruttori di pace e fratellanza, in una città e un territorio che anche grazie a voi vogliamo siano sempre più uniti, creativi e solidali. La città di Vicenza sarà al vostro fianco e vi ringraziamo per l’impegno che avete scelto di dedicare alla cura dell’altro, del “noi” e che migliora i nostri quartieri, la nostra città, le nostre vite”. I giovani porteranno in questa esperienza di condivisione la cultura italiana e di Vicenza nel mondo, secondo la promessa scout di “fare il meglio nel Paese”.
Il tema di quest’anno è “draw your dream”: un sogno da fare insieme agli altri.
I partecipanti hanno avuto una preparazione di due anni con una “to do list” e sfide che hanno dovuto affrontare, per cimentarsi nel conoscersi e conoscere “l’altro”.
Nel percorso di avvicinamento al meeting hanno inventato modi creativi di uscire metaforicamente dalla propria camera, dalla propria “comfort zone”.
Tra le competenze acquisite ci sono anche quelle dei “reporter”, per imparare a raccontare e condividere con gli altri questa esperienza unica.
Dopo il meeting saranno chiamati ad essere ancora di più costruttori di pace nelle proprie parrocchie e nei quartieri, con una apertura al “noi” che rende questa esperienza non un “evento” ma un vero percorso di condivisione.
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Fonte: Da Vicenza in partenza per la Corea 30 ragazzi scout con la coordinatrice nazionale , Comune di Vicenza