Dal piano ‘Salva casa’ al decreto sport, oggi il Cdm: cosa c’è sul tavolo

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Il piano casa e il decreto sport. Il Consiglio dei ministri è convocato oggi alle 9.30, a Palazzo Chigi.

Oltre al decreto casa, cosiddetto ‘salva casa‘ (“misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”), il Cdm è chiamato a esaminare il dl “in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025”; la delega al governo “per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea”; il disegno di legge con le disposizioni in materia di “sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali”.  L’ordine del giorno prevede inoltre: decreto legislativo sulla “revisione del sistema sanzionatorio tributario”; schema di decreto del Presidente della Repubblica con “modifiche al regolamento recante criteri e procedure per l’utilizzazione della quota dell’otto per mille dell’Irpef devoluta alla diretta gestione statale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76”; schema di decreto del Presidente del Consiglio – “regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, concernente il testo unico delle disposizioni regolamentari dell’ordinamento militare, in materia di organizzazione del Ministero della difesa”; leggi regionali; varie ed eventuali.

Dalle norme per tende e vetrate alle misure per le pompe di calore e “lievi difformità” fino ai nuovi parametri per le “tolleranze costruttive”. Sarebbero queste alcune delle misure contenute nel decreto casa, fortemente voluto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, secondo la bozza che l’Adnkronos ha potuto visionare e che si compone di tre articoli.

Nella bozza del decreto ‘Misure in materia di sport, di lavoro sportivo e della relativa disciplina fiscale’ spicca l’articolo 2, che fa riferimento alla Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche. L’organo, in sostanza, vigilerà sui conti dei club, del calcio e non solo. “La Commissione svolge attività di controllo e vigilanza sulla legittimità e regolarità della gestione economica e finanziaria delle società sportive professionistiche partecipanti ai campionati relativi a discipline di sport di squadra al fine di verificare il rispetto dei principi di corretta gestione, il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario e il funzionamento dei controlli interni”, si legge nel testo. Un’attività di vigilanza che comprende anche controlli sui documenti e ispezioni, con l’obiettivo ultimo di certificare “la regolarità della gestione economica e finanziaria delle società sportive professionistiche, mediante pareri obbligatori che sono trasmessi alle rispettive federazioni sportive nazionali per l’adozione dei provvedimenti di competenza concernenti l’ammissione, la partecipazione e l’esclusione dalle competizioni professionistiche, e di ogni altro provvedimento conseguente”.

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