Dal PSI nazionale no assoluto alla regionalizzazione di Istruzione e Sanità

616

Si è riunita ieri, giovedì 26 Gennaio 2023, la Direzione Nazionale del PSI, all’Ordine del Giorno, le riforme istituzionali.

Dopo lunga e approfondita discussione, la Direzione ha approvato all’unanimità un documento che rigetta assolutamente ogni ipotesi di Istruzione e Sanità regionalizzata e respinge al mittente la proposta Calderoli sull’autonomia differenziata. La proposta del Ministro leghista ci pone innanzi al serio rischio di rompere la coesione territoriale e alimentare ulteriori diseguaglianze tra le varie aree del Paese. Il PSI del Veneto già nel 2017 aveva rigettato il referendum leghista proponendo l’astensione agli elettori, il 42% dei quali infatti non partecipò.

Tuttavia il PSI ritiene indifferibile un’ iniziativa che riformi lo Stato e il suo assetto istituzionale.

Il presidenzialismo o il semipresidenzialismo non costituiscono a priori un tabù ma è necessario affrontare il tema con una visione complessiva. Il PSI ritiene che un sistema semipresidenzialista, con un Presidente della Repubblica eletto dal popolo, potrebbe sicuramente favorire una maggiore partecipazione. Per restituire ai cittadini il desiderio di sentirsi rappresentati e votare è necessario che si torni al proporzionale con le preferenze.

Meno opportuna appare, con l’attuale assetto istituzionale italiano e con l’attuale debolezza dei partiti, l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il documento approvato dalla Direzione nazionale si conclude, anche alla luce degli errori compiuti con la modifica del Titolo V della Costituzione e il fallimento di diverse bicamerali, con un appello affinché sul tema delle riforme si ricerchi un accordo bipartisan, nello spirito dell’art.138 della Costituzione.

Il Segretario del PSI Maraio, dopo il primo incontro di mercoledì scorso con Elisabetta Casellati, tornerà dalla Ministra per le Riforme Istituzionali, con queste proposte.

Luca Fantò

Direzione nazionale PSI