Dalla fabbrica al museo l’intuizione di Gianfranco Galanti per lanciare e rilanciare turismo e cultura a Vicenza con il “virtual tour”

156
mauro passarin simona siotto e gianfranco galanti presentano Vicenza Virtual tour
mauro passarin simona siotto e gianfranco galanti presentano Vicenza Virtual tour

Il direttore dei musei civici di Vicenza Mauro Passarin, assieme all’assessore alla Cultura Simona Siotto e al digital strategist Gianfranco Galanti ha presentato oggi l’invenzione di quest’ultimo, nata, com’egli stesso ha raccontato, anche da una chiacchierata in chat, in lockdown, con l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi, oggi presente tra il pubblico, cioè Vicenza Virtual Tour, un portale che si avvale della tecnologia fotografica delle macchine InstaPro2 con immagini panoramiche a 360°, una tecnologia, come ha spiegato oggi lo stesso Galanti, che si contraddistingue per la nitidezza delle immagini e che inizialmente è stata usata per le aziende metalmeccaniche del Vicentino che volevano raccontare la loro realtà lavorativa ai clienti esteri.

Vicenza virtual tour presentazione
Vicenza virtual tour presentazione

Al momento il portale contiene tre argomenti: Palladio e la Basilica, il teatro Olimpico e palazzo Chiericati. Avvalendosi della collaborazione delle guide turistiche vicentine Luca Matteazzi, Chiara Pesavento e Michela Vignato si possono ascoltare aneddoti e curiosità su questi luoghi simbolo di Vicenza, e patrimonio artistico e culturale mondiale. In futuro verranno aggiunti anche altri luoghi e ci sarà la possibilità di ricevere consigli su ristoranti, hotel, etc. vicini ai luoghi scelti per una visita virtuale ma anche poi reale. La tecnologia digitale infatti è salita alla ribalta durante il lockdown causato dal coronavirus, ma oggi può essere utile per i turisti stranieri, ma anche italiani o veneti fuori Vicenza, ma anche per i vicentini stessi, per conoscere quali bellezze si possono trovare in città e dove trovarle per poi programmare meglio la propria visita o vacanza. Un progetto, ha spiegato Passarin, che si potrà poi estendere ai musei civici.

“Questa è una vera e propria esperienza intensiva – ha detto l’assessore Siotto – che si avvale di una tecnologia avanzata. Poche città pososno vantarsi di avere uno strumento di questa qualità”.