Tempi duri per l’informazione, sia per chi la fa, sia per chi deve essere informato – ci scrive Germano Raniero, segretario di Usb Vicenza, sulle dichiarazioni senza contraddittorio dell’ex assessore alla Mobilità Antonio Dalla Pozza al Giornale di Vicenza sulla sentenza di condanna in primo grado, del direttore di VicenzaPiù (ora ViPiu.it) Giovanni Coviello -.
A livello generale assistiamo alla stragrande maggioranza dei mezzi di Informazione completamente omologati, embedded, dove passano solo le notizie comode al potere, utili a creare una opinione pubblica asservita, di regime. Per i giornalisti, soprattutto quelli che vogliono fare seriamente il loro lavoro oltre la linea editoriale che li limita, ci troviamo di fronte al recente provvedimento governativo che impedisce ai cronisti di avere notizie dirette su vari fatti di cronaca.
E come se non bastasse esiste la querela facile.
Mi pare che quanto successo al direttore della testata ViPiu.it sia ascrivibile alla questione appunto della querela facile.
I giornalisti fanno un’inchiesta. Una volta si chiedevano rettifiche, si pubblicavano comunicati con diverse versioni quando si riteneva che l’articolo giornalistico fosse impreciso o discutibile. Adesso si querela. È uno sport nazionale che grandi e piccoli potenti usano con il risultato di limitare il diritto di cronaca.
Per cui, poi, le sentenze finiscono sui media senza che magari, come in questo caso, una delle parti venga sentita. I media oggi vogliono fare opinione non informazione. I giornalisti che fanno inchiesta, informazione lavorano dentro questo mondo. Questi giornalisti, compreso il direttore Coviello, vanno sostenuti, anche se imperfetti.
Germano Raniero, segretario di Usb Vicenza,