Dalla Rosa: “managerialità e ascolto sono le sfide per costruire la grande Vicenza”

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__”I 310 milioni di progetti finanziati dallo Stato che il prossimo Sindaco riceverà in eredità? Un ottimo punto di partenza, ma anche una sfida impegnativa. Mi candido a Sindaco fiero della mia storia e delle mie competenze, perché credo che capacità di ascolto e managerialità siano essenziali per fare la differenza”. Così il candidato sindaco Otello Dalla Rosa interviene con la nosta che pubblichiamo sui progetti che attendono la prossima amministrazione presentando gli assi di sviluppo del suo progetto per la Grande Vicenza.

“Il voto del 10 giugno è anche una scelta tra due alternative: riportare Vicenza indietro di dieci anni, oppure fare un passo avanti per raggiungere nuovi obiettivi, verso una città che investe sulla sicurezza a partire dalla riqualificazione dei suoi spazi e all’attivazione di nuovi assi di sviluppo – sottolinea Dalla Rosa-. Si deve fare questo a partire dai risultati raggiunti in questi anni, ma con uno scatto deciso sul fronte del fare. Per trasformare in risultati per la città le opportunità offerte dagli investimenti ottenuti su progetti importanti, dal Piano Periferie alla TAV TAC, dal Parco della Pace al Filobus, servirà un’amministrazione con forti capacità gestionali e di ascolto”. 

_”Accanto ai progetti già definiti, il nostro progetto per la Grande Vicenza prevede anche alcuni nuovi assi di sviluppo – aggiunge Dalla Rosa -. La Tav è un’opportunità di collegamento da non perdere, anche per gli investimenti sulla nuova mobilità cittadina che consentirà e per la spinta che potrà dare alla metropolitana regionale di superficie, rimasta in questi anni una cenerentola per l’inconcludenza della Regione Veneto. Il Parco della Pace sarà un grande polmone verde che i vicentini potranno vivere al 100%. Coinvolgeremo cittadini e associazioni per garantire un meccanismo di utilizzo e gestione del parco capace di generare un’economia positiva e ripagare la più alta quota possibile dei costi di gestione. C’è poi la Nuova Biblioteca Bertoliana. Grazie al ripensamento del Fondo Immobiliare che abbiamo proposto e alla nuova proposta che prevede di collocare nell’ex Camera di Commercio (anziché in uno stabile da costruire ex novo) la sede degli uffici comunali, avremo le risorse per affrontare definitivamente un problema che si trascina da anni e che può rappresentare invece per i giovani di Vicenza una grande opportunità. Sarà uno spazio di vita e cultura moderno e innovativo, un nuovo grande attrattore rivolto ai giovani. L’ampliamento dell’Università servirà poi a potenziare un motore di sviluppo e occupazione. Il nostro obiettivo è arrivare nei 5 anni a 10.000 studenti, anche sviluppando un filone legato all’identità del nostro territorio, che è anche quella di Vicenza città dell’architettura”