__”L’ho detto e lo ribadisco: mai più altri casi come Borgo Berga a Vicenza. Il nostro territorio merita più attenzione. Per questo, quando sarò sindaco, proporrò una modifica al piano urbanistico vigente, per evitare che anche l’area del cosiddetto lotto E venga urbanizzata.“: Questo dice _Otello Dalla Rosa, candidato a Sindaco di Vicenza, tornando sul tema affrontato due giorni fa e forse ignorando (o facendo finta di non sapere neanche da assessori uscenti che si candidano con e per lui) che non è di oggi la notizia pubblica che il proprietario del complesso di Borgo Berga, il gruppo Maltauro, si sia da tempo detto più che disposto a “contrattare” sul controverso lotto E.
Prima sequestrato e poi dissequestrato dalla magistratura ma non “in sicurezza legale” se ci fossero ulteriori azioni al riguardo (con Raffaele Cantone, Corte dei Conti e magistratura ancora non “soddisfatte” dei loro primi atti tutto si può riaprire), il lotto E potrebbe essere “consegnato” (se già non sono stati fissati i relativi accordi), nobilmente, alla città ma avendone, prosaicamente, in cambio permessi costruttivi in altre zone, magari anche più appetibili di quelle sui cui grava l’ecomostro che indiscutibilmente è la colata di cemento su due fiumi con il fondo pericolosamente (Dio non voglia un’altra alluvione) reso impermeabile e sopra le distese tossiche lascaiet dalla Cotorossi.
Qualcuno ci smentisca in maniera documentata e inoppugnabile su questa che è una trattativa suggerita da Maltauro e non un’ipotesi e solo allora capiremmo perchè Dalla Rosa, mal consigliato e meno calmo che in passato, sia andato a infognarsi su Borgo Berga ma non certo alla caccia dei voti di Rucco, che non ne perderà tra i suoi sostenitori su questo campo in cui le responsabilità primigenie dei sodali di Hüllweck sono storicamente acclarate mentre più recentemente sono apparse chiare anche quelle della giunta Variati, che non solo tutto o quasi ha avallato ma poi forse poi ha concesso anche di più.
Ma se attaccare sul fronte di un’area, che mette a rischio anche la conferma di Vicenza città patrimonio dell’Unesco serviva al recupero di voti nelle aree, storicamente culturalmente di sinistra che più hanno a cuore l’ambiente e l’equilibrio urbanistico, le recentissime dichiarazioni a noi di Valentina Dovigo molto critica con Variati sulla questione lo rendevano necessario secondo il think tank del candidato di centrosinistra.
Ma il comune sentire e l’articolo odierno su VicenzaPiu.com della professoressa Francesca Leder (“Borgo Berga e l’urbanistica a Vicenza patrimonio dell’Unesco: Dalla Rosa e Rucco litigano su chi ne ha prodotta di più ma la polvere deve stare sotto il tappeto“), fanno apparire ancora più improba e improbabile la missione che Dalla Rosa aveva intrapreso e che, dopo l’articolo e le reazioni di quegli ambienti, ha deciso di continuare, invece che silenziare l’errore strateguco, con la nosta odierna, per noi suicida perchè ha dato punti solo al Movimento 5 Stelle, che, ovviamente, con Francesco Di Bartolo ha bastonato entrambi.
Questa azione, infatti, ora non può che proseguire contro l’obiettivo poco se non punto redditizio di attaccare il centro destra con argomenti, ripetiamo, così metabolizzati che di certo non faranno pescare un voto in quell’area e col rischio ormai reale, nell’insistenza del tentativo, di aver riaperto una ferita ancora sanguinante nella parte del popolo di sinistra che già faceva fatica a pensare a una prosecuzione della politica variatiana e ora potrebbe guardare a Di Bartolo.
Dalla Rosa, follemente coraggioso come i generali di un esercito accerchiato che non possono issare bandiera bianca, chiama ora le sue truppe a sparare al buio, di notte e contro avversari invisibili e non colpibili in questo caso replicando alle affermazioni fatte da Francesco Rucco: _”Io non ho votato a favore di Borgo Berga, lui e la sua maggioranza sì. Questo è un fatto indiscutibile. Io non ho avuto problemi a proporre per il futuro uno standard urbanistico più qualificato e oggi presento un’idea ancora più chiara e specifica. Rucco cosa ha proposto finora su questo? Nulla. Potrebbe almeno rispondere delle scelte fatte quando il suo partito governava la città. Invece tira in ballo altri per nascondersi dietro a un dito“.
Se a questo tentativo di richiamarlo in campo Francesco Rucco oggi neanche ha risposto, riservandosi di farlo, ma ne dubitiamo ora, solo se dovesse trarne un qualche, altrettanto improbabile vantaggio, pensiamo che le dichiarazioni finali di Dalla Rosa saranno le ultime per quanto orgogliose, solo verso se stesso, però, visto ceh ci vuol far credere che sarà lui a non far realizzare il lotto E che non verrà mai realizzato. Chieda Variati e ai suoi assessori uscenti, am candidati entranti: “Mi si chiede dov’ero nel 2003 e nel 2009? Diversamente da altri, non ho problemi a raccontare la mia storia. Ho lavorato con successo, come manager, per la crescita dell’azienda in cui lavoro da quando avevo 26 anni. E quando ho fatto qualcosa per la collettività, come negli anni 2011-2017, in cui ho guidato Aim Energy, l’ho fatto portando risultati positivi. Al contrario delle gestioni degli anni di Hullweck, abbiamo sempre tenuto conti in ordine e risultati più che positivi.“