D’Amore dal ripescaggio con Cicero al salto in Fratelli d’Italia: “il prossimo con Berlato e Meloni sarà Giovine, l’uomo di Donazzan”

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Giovine, Rucco, Donazzan e Sorrentino
Giovine, Rucco, Donazzan e Sorrentino

Lo scorso novembre anticipammo l’ufficializzazione dell’uscita di Loredana Zezza Bocchese (anche lei avvicinatasi a FdI) per far posto a Roberto D’Amore, in seguito alla sentenza sul ricorso presentato in tribunale per le ultime elezioni amministrative a Vicenza.

L’ex Forza Italia ed ex Assessore alla Protezione Civile ed al Decentramento nella Giunta Hullweck, era entrato in sala Bernarda grazie al capolista Claudio Cicero, nominato assessore dal sindaco Francesco Rucco. Ma ora D’Amore è la terza new entry (Naclerio e Berengo della lista Rucco gli altri due) nel partito di destra Fratelli d’Italia portato da Sergio Berlato a superare quello di Silvio Berlusconi nella percentuale di voti a Vicenza e che in settimana ha registrato il passaggio tra le sua fila di Elena Donazzan.

Molti ex forzisti delusi hanno fatto questa scelta – ci spiega D’Amore – ormai FdI è un partito moderato. Donazzan è una persona schietta e spontanea, sia Berlato che Donazzan sono due persone sanguigne e passionali che divergono per motivi personali, non certo sulla politica”.

La “campagna acquisti” estiva nel frattempo potrebbe portare nuovi elementi di spicco, come l’assessore Silvio Giovine, il più votato nel centrodestra alle comunali:

“Giovine è uno degli assessori che stimo di più – afferma D’Amore – lavora nella segreteria della Donazzan, eppure è ancora nella lista Rucco. Ora basta far maturare i tempi e anche il suo passaggio in Fratelli d’Italia sarà naturale. Ci sta già pensando e l’entrata di Donazzan traghetterà altre persone”.

Anche Cicero potrebbe essere una figura adatta per il partito guidato da Giorgia Meloni:

“Gli sono riconoscente – conclude il consigliere – ma la politica è un’altra cosa, con lui non ho mai preso neanche un ghiacciolo. Comunque Cicero è troppo caratteriale per stare in un partito…”.