Nelle Dolomiti Bellunesi esiste un piccolo villaggio solitario con soli due abitanti. si tratta di Damòs di Cadore, un luogo frequentato fin dall’epoca romana da soldati, pellegrini, viandanti e mercanti. Ora del borgo resta una casa e una chiesa, dedicata ai Santi Andrea e Giovanni.
A Damòs è possibile arrivare in auto svoltando subito dopo il ponte Cadore e la Cavallera andando verso Tai. Per chi viene da Longarone è vietato e pericoloso svoltare a sinistra, meglio andare avanti 200 metri e uscire sulla dx per Sottocastello per immettersi nuovamente con più sicurezza. Oppure è possibile partire dal bellissimo centro di Valle di Cadore a piedi per una facile escursione di quarantacinque minuti – un’oretta attraverso l’antica strada romana della Greola che porta a Perarolo passando il ponte coperto di Rualan.
La casa e la chiesa di Damòs si trovano al confine tra i Comuni di Valle e Pieve di Cadore, sull’antica Strada Regia. Qui si è svolta, nel 1508, la battaglia tra le milizie veneziane comandate da Bartolomeo D’Alviano e le truppe imperiali di Massimiliano d’Austria. Mentre la chiesetta dei Santi Andrea e Giovanni sembra risalire al 1348. E’ decorata, ricca di affreschi, di grande valore artistico. Il borgo era abitato da una trentina di abitanti all’inizio del Novecento, che vivevano di agricoltura e allevamento. Poi il borgo si è spopolato perchè i più giovani hanno trovato lavoro fuori valle. Oggi vi abita la famiglia Zangrando, che gestisce un’azienda agricola.