Daniela Sbrollini a muso duro contro Bitonci e Donazzan: “vogliono schedare chi non la pensa come loro”

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Sulle esternazioni del Sottosegretario Massimo Bitonci che ha invitato a ?prendere nome e cognome, indirizzo e di mandare la lista dei girotondini al Ministro dell?Interno? prende posizione – con questa nota stampa – la Senatrice Daniela Sbrollini che invita il Sottosegretario a moderare le esternazioni: ?Se è una battuta, allora è bene che si ricordi che un rappresentante dello Stato, in carica al Governo, è bene che si astenga da certe uscite? . ?Se invece ? continua la Senatrice ? ha nel suo post espresso un concetto pensato e soppesato, allora siamo di fronte ad una espressione preoccupante, antidemocratica e ingiustificata.?
La Senatrice Sbrollini ricorda a Bitonci, ?se mai gli fosse sfuggito, il colore rosso non ha alcun richiamo politico. E? solo il colore della maglietta di un povero bambino Aylan, piccolo migrante morto sulle coste della Turchia.?

?Ho capito che il tema conduttore della politica leghista in questo momento è: schedare e catalogare chi non la pensa come loro ? conclude la Senatrice Sbrollini – Ma voglio ricordargli che la manifestazione di sabato scorso, rilanciata da Don Ciotti per ricordare che non possiamo affrontare i problemi, che pur ci sono, solo con scelte non umanitarie, ha raccolto il sostegno di tante persone che con la politica non centrano. Persone che hanno solo bisogno di fermare l?emorragia di umanità.?

La Senatrice Daniela Sbrollini manifesta un?estrema tristezza anche per le dichiarazioni dell’assessore Regionale Elena Donazzan che ha biasimato alcuni insegnanti che hanno manifestato sabato indossando una maglietta rossa sul posto di lavoro. ?Non capisco la posizione dell?Assessore Donazzan. La protesta contro alcune scelte del Governo che assumono un connotato non umanitario ha scatenato la indignazione della societá civile che crede che prima di tutto ognuno di noi sia un essere umano.?

?La chiamata alla protesta è venuta da Don Ciotti e non ha nessuna connotazione politica. Certo, è possibile che qualcuno non voglia capire. Indossare una maglietta non coinvolge chi la guarda, non obbliga nessuno ad ascoltare chiacchiere o comizi, non imbarazza nessuno?.

?O forse, conclude la Senatrice Sbrollini, mette in crisi qualche coscienza. Probabilmente è questo che disturba.?