Dantedì, il 25 marzo online “Una commedia per Dante” grazie al Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo” col Comune di Vicenza

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Dantedì, un'immagine
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Il 25 marzo, data stabilita dagli studiosi come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia e istituita dal Ministero della cultura Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri col nome di “Dantedì”, il Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo” in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza propone la pubblicazione online congiunta, sui rispettivi canali YouTube, di “Una commedia per Dante”: opera del maestro Federico Benedetti, titolare della cattedra di Composizione jazz presso l’Istituto vicentino, autore sia del libretto (che rielabora le terzine dantesche) che della musica, che ha ottenuto il patrocinio da parte del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante.

L’iniziativa del Dantedì online rientra nel cartellone di proposte del Comitato cittadino per le celebrazioni di Dante Alighieri a Vicenza, promosso dall’assessorato alla cultura e di cui fanno parte istituti e associazioni culturali della città.

“Una commedia per Dante” si potrà vedere dal 25 marzo 2022 sul canale YouTube “conservatoriovicenza” e in quello Comune di Vicenza “VicenzaCultura” (https://www.youtube.com/c/VicenzaCultura)

L’opera buffa, questo il genere di appartenenza indicato dal compositore, interamente realizzata dal “Pedrollo” con i propri docenti e studenti, è stata registrata e filmata (a porte chiuse) al Teatro Olimpico nel maggio 2021 e risulta a tutt’oggi inedita al pubblico.
Lo spettacolo parte da un’ipotesi fantasiosa, ma non troppo, ossia che Dante abbia “copiato” temi, stili e addirittura interi versi da un dimenticato poeta arabo, Ibn Hazm, vissuto circa duecento anni prima.

In verità, Ibn è realmente esistito ed ha scritto qualcosa come quattrocento opere, spaziando dalla letteratura alla filosofia, alla teologia, alla storia. Sono in molti ad aver messo in relazione le analogie stilistiche e di contenuto tra “Il collare della colomba” di Ibn Hazm e la “Vita Nova” di Dante e, sebbene le conclusioni non possano che rimanere nel campo della fantasia, le somiglianze tra i due rimangono impressionanti (va precisato inoltre che il poeta arabo è nato e vissuto nell’al-Andalus, il territorio che oggi si chiama Spagna, e, altro nesso con Dante, che gli arabi di quella zona hanno avuto un’importanza fondamentale nella diffusione in Europa della cultura classica). Federico Benedetti è rimasto folgorato dall’idea che il sommo poeta abbia potuto “sbirciare” i compiti del suo “vicino di casa” e ha costruito una partitura che gioca con tutti quegli aspetti che si imparano a scuola: lo Stil novo, l’amore mistico, Beatrice, l’impegno politico, Guido Cavalcanti, il demonio. Mescola quindi il tutto, la sua passione dantesca con il suo gusto musicale eclettico che spazia dal jazz alla musica classica. Il risultato è un atto di amore per l’Alighieri che celebra in modo inconsueto i 700 anni dalla morte di colui al quale dobbiamo ricorrere, che abbia letto o meno i testi di Ibn Hazn, se vogliamo risalire alle fonti della lingua italiana e, più in generale, alle sorgenti della nostra cultura moderna.

Sulla scena “Una commedia per Dante” prende le mosse da un poeta contemporaneo in preda alla crisi dello scrittore: in preda agli incubi, finisce per rimanere vittima delle sue ossessioni e vede sé stesso come il “sommo” poeta. In queste vesti, incontra Ibn Hazm, reincarnatosi e ritornato dall’aldilà per ristabilire la verità sulla primogenitura dei versi che hanno reso grande Dante.

La sua apparizione apre il vaso di Pandora da cui escono altri personaggi che vogliono ristabilire la verità: Beatrice, descritta da Dante come donna angelicata e invece soggetta alle normali pulsioni terrene di una ragazza d’oggi; Guido Cavalcanti, chiamato “amico” e invece condannato all’esilio proprio da Dante stesso; la donna pietosa, la donna specchio, la donna pietra, molto più prosaiche di quanto vengano descritte nei libri di letteratura. E Ibn Hazn stesso alla fine dimostrerà di non essere esattamente innocente come vorrebbe far credere. Insomma, un divertissement su temi serissimi, che gronda erudizione e affetto nei confronti del celeberrimo fiorentino.

“Una commedia per Dante”

Opera Buffa di Federico Benedetti

Cantanti

Dante: Yumin Yang

Ibn Hazm / Amore / Diavolo: Diego Castello

Beatrice: Sara Gramola

Guido Cavalcanti: Alberto Zanetti

La Donna Pietra: Lucìa Mariel Fernandez

La Donna Specchio: Hanna Kim

La Donna Pietosa: Chiara Selmo

Ensemble del Conservatorio di Musica di Vicenza “Arrigo Pedrollo”

Flauto Gaia Savini

Oboe Prof. Giorgia Signoretto

Clarinetto Andrea Filippi

Fagotto Anna Bellini

Corno Giovanni Crespi

Percussioni Fabio Ferrante

Percussioni Christian Del Bianco

Violino Enrico Fabris

Violino Biancamaria Munzi

Viola Diego Villani

Violoncello Francesco Bettin

Costumi: Sartoria Arrigo, Milano

Riprese video: Zeta Group, Treviso

Prega Audio, missaggio, editing: Matteo Costa, Padova

Fotografie: Marco Slaviero

Regia Teatrale e Montaggio Video: Roberto Recchia

Registrazione realizzata il 17 maggio 2021

al Teatro Olimpico di Vicenza.

Informazioni: Conservatorio di Musica “Arrigo Pedrollo”, contra’ San Domenico, 33, Vicenza
0444 507551
www.consvi.it

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Fonti: Dantedì, il 25 marzo online “Una commedia per Dante” , Comune di Vicenza